Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stato questa mattina alla Camera, dove ha tenuto il discorso per le comunicazioni sulla crisi di governo. “All’inizio di questa esperienza di governo presentai a quest’aula un chiaro progetto politico per il Paese. Precisai subito che il programma non poteva risolversi in una mera elencazione né sterile summa dei contributi delle singole forze di maggiroanza. Già allora ero consapevole che l’unione di diverse forze politiche poteva nascere solo sulla base di due discriminanti fondamentali: il rispetto dei valori costituzionali e l’adesione ai valori europei. Sin dal momento dell’elaborazione del programma di governo mi sono adoperato perché si delineasse la prospettiva di un progetto riformatore ampio e coraggioso”, ha affermato nel corso delle sue comunicazioni nell’aula della Camera dopo le dimissioni delle ministre di Iv. “Ancora dopo più di un anno, a riguardare i 29 punti programmatici, in quel progetto che abbiamo delineato insieme c’era visione, c’era una forte spinta ideale, c’era un chiaro investimento fiducia. Si è complicato a inizio 2020 perché si è dovuto misurare con l’uragano della pandemia che ha sconvolto la nostra società, le relazioni. Stiamo affrontando una sfida di portata epocale, ci stiamo misurando con l’esigenza di definire linee ricostruttive“, ha aggiunto Conte.
“In questi mesi drammatici” della pandemia da Covid “questa maggioranza ha dimostrato grande responsabilita’, raggiungendo convergenza di vedute, risolutezza di azione anche nei momenti piu’ difficili. Abbiamo seguito il principio di leale collaborazione con cui sarebbe stato possibile attuare strategie di intervento efficace. La pandemia ha rafforzato nelle forze politiche che con lealtà hanno sostenuto il governo la consapevolezza del valore del dialogo”, ha affermato ancora il premer.
“Nel dibattito pubblico che si e’ levato in questi mesi vi e’ un altro elemento. Alcuni hanno opinato che la pandemia avrebbe oscurato, schiacciato la politica. Il dialogo tra politica e scienza si e’ infittito particolarmente ma mai come in questo periodo la politica ha operato scelte per il bene comune, alcune delle quali di portata tragica. E’ stata politica la scelta di tutelare in via prioritaria la salute, perche’ solo tutelando quel bene primario si puo’ preservare anche il tessuto produttivo del Paese. Tutta politica e’ stata la scelta di destinare ingenti risorse, piu’ di cento miliardi di euro, a sostegno di lavoratori, imprese, categorie fragili, con ristori proporzionati. Questi interventi ci hanno permesso di erigere la cintura necessaria di protezione, apprezzata da economisti come Krugman“, ha dichiarato Conte.