Mentre al Sud è in atto una forte ondata di caldo, che rischia di battere i record storici, al Nord l’inverno porta un freddo polare. In Alto Adige, quella appena trascorsa è stata la terza notte consecutiva di super freddo. A San Giacomo in Val di Vizze la colonnina di mercurio e’ scesa a -23,5°C. Per la piccola frazione dell’Alta Val d’Isarco (zona Vipiteno) abitata da circa 150 persone e situata a 1.440 metri si tratta della seconda temperatura piu’ bassa dal 2010, anno di allestimento della stazione meteo. Il record assoluto e’ quello del 28 febbraio 2018 quando il termometro era sceso a -25,9°C. Bolzano si e’ svegliata a -8°C. Molto freddo, -20°C, anche a Molini di Tures, Predoi, Monguelfo e Dobbiaco. A Vipiteno all’alba sono stati registrati -19°C, a Brunico -18°C.
Temperature polari anche sulle montagne del Veneto dove stamane sono state registrate minime fino a -24,3°C, questo il dato segnato dalla centralina Arpav di Passo Cimabanche (1.530), sopra Cortina. Il record del freddo, anche se si tratta di una curiosita’ statistica, essendo limitato a questa particolare depressione, spetta alla dolina di Campoluzzo (1768 m) nel Vicentino, con -37,6°C. Grande freddo anche sulla Piana di Marcesina, nel Vicentino, a 1.310 mt, con -23,5°C, a Pian Cansiglio, nel Bellunese, a 1.003 mt, con -23,2°C, e in Val Visdende, sempre nel Bellunese, a 1.240 mt, con -21°C; -15,6°C la minima sul Passo Pordoi. Escluse le doline, per le loro caratteristiche particolari di concentrazione del freddo, il primato negli ultimi 35 anni in Veneto risale al 2005, quando il primo marzo si registro’ sulla Piana di Marcesina una minima di -32°C.