Gioco d’azzardo, i tribunali lo trattano come malattia mentale: genesi, sintomi e decorso della ludopatia

Come nasce la ludopatia? Da cosa viene causata? Quali sono le conseguenze? Ecco perché i tribunali la considerano una malattia mentale
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Il vizio del gioco d’azzardo viene ormai trattato nelle aule giudiziarie come una vera e propria malattia mentale. L’ultima notizia in merito, in ordine di tempo, riguarda la perizia psichiatrica per un caso di ludopatia , disposta oggi dal Tribunale di Torino nell’ambito di un processo a un ex insegnante di scuola media accusato di peculato. Il professore, che aveva il vizio del gioco, si sarebbe impadronito di 11 mila euro che avrebbero dovuto essere destinati all’organizzazione di gite scolastiche. A chiedere la perizia è stato il suo difensore, l’avvocato Luca Paparozzi.

Il termine ludopatia si riferisce alla condizione di dipendenza dal gioco d’azzardo. Si tratta a tutti gli effetti di gioco d’azzardo patologico (G.A.P.).

Sintomi della ludopatia

Nel DSM-5 il GAP è definito come un “comportamento problematico persistente o ricorrente legato al gioco d’azzardo. Questo porta a disagio o compromissione del funzionamento individuale clinicamente significativi”. Per diagnosticare la ludopatia devono essere rilevate quattro (o più) delle seguenti condizioni entro un periodo di 12 mesi:

  • Bisogno di giocare quantità crescenti di denaro per ottenere l’eccitazione desiderata.
  • Irrequietezza o irritabilità se si riduce o si sospende il giocare.
  • Ripetuti sforzi infruttuosi per controllare, ridurre o smettere di giocare.
  • Presenza di pensieri persistenti inerenti il gioco (es.: la persona ha pensieri persistenti, rivive passate esperienze di gioco, analizza gli ostacoli e pianifica la prossima giocata, pensa ai modi di ottenere denaro con cui giocare, etc…).
  • La persona gioca quando si sente a disagio (es.: indifeso/a, colpevole, ansioso/a, depresso/a).
  • Dopo aver perso denaro (anche cifre ingenti) spesso torna a giocare per ritentare (”rincorrere” le proprie perdite).
  • Menzogne per occultare l’entità del coinvolgimento nel gioco.
  • Compromissione delle relazioni significative, problemi sul lavoro o con lo studio a causa del gioco.
  • Richieste agli altri per procurarsi il denaro necessario a risollevare situazioni finanziarie causate dal gioco.

Prevalenza, decorso e familiarità della ludopatia

La prevalenza del GAP ed dunque la sua diffusione nella popolazione, varia dallo 0,4% al 3,4% negli adulti. I tassi di prevalenza più elevati, dal 2,8% all’8%, si raggiungono negli adolescenti e negli studenti universitari. L’inizio tipico della ludopatia è nella prima adolescenza (nei maschi) e più tardivamente nelle femmine. Si tratta per lo più di un decorso insidioso. Anni di gioco d’azzardo socialmente accettato sono seguiti da un esordio brusco che può essere precipitato da una maggiore esposizione al gioco o da un fattore stressante. La modalità del gioco può essere regolare o episodica, e il decorso del disturbo e? tipicamente cronico. L’impulso e l’attività di gioco d’azzardo generalmente aumentano durante periodi di stress o di depressione.

Il gioco patologico può:

  • indurre ex-novo un disturbo psichiatrico;
  • avere l’effetto di scatenare una manifestazione di un disturbo psichiatrico rimasto latente;
  • causare la recidiva di un disturbo psichiatrico preesistente (com’è vero anche il contrario).

Per questo motivo una valutazione diagnostica iniziale e la rivalutazione della stessa durante l’intervento sono fondamentali. (Fonte: Istituto di Psicologia e Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva)

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