Maltempo Rieti, esondazione del fiume Turano: chiesto lo stato di calamità, danni anche agli impianti del gestore idrico

L'esondazione del fiume Turano ha allagato l'intera zona pianeggiante di Rieti, con conseguenti danni e disagi
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Il Comune di Rieti ha approvato la delibera per richiedere alla Regione Lazio lo stato di calamità a causa dell’esondazione del fiume Turano, che ha allagato l’intera zona pianeggiante della città, con conseguenti danni e disagi la cui quantificazione è ancora in corso.
Nonostante l’abbassamento del flusso di fuoriuscita d’acqua sulla diga del lago del Turano, che il gestore ha portato dai 75 metri cubi al secondo dei giorni scorsi ai 50 di ieri, la situazione resta critica nelle zone pianeggianti e di periferia del capoluogo, dove gli allagamenti hanno coinvolto case e attività commerciali.

La situazione critica legata agli allagamenti che sta vivendo in questi giorni il territorio reatino sta determinato problemi e danni anche ad impianti del gestore idrico di Ato3, Acqua Pubblica Sabina. In particolar modo, l’esondazione del fiume Turano a seguito dell’apertura delle paratie della diga, ha coinvolto il centro idrico a servizio del Comune di Belmonte che è stato danneggiato ed è attualmente fuori servizio con conseguente mancanza del flusso idrico nella rete di distribuzione all’abitato di Belmonte. E’ probabile anche il danneggiamento dei motori elettrici“: lo ha reso noto in una nota Acqua Pubblica Sabina Spa, la società che gestisce il servizio di erogazione idrica per l’intero ambito Ato3, che comprende i 73 Comuni della provincia di Rieti e circa 15 Comuni di confine della provincia di Roma. “La rete fognaria delle zone interessate dalle esondazioni e dagli allagamenti è sovraccarica e non è possibile garantire il regolare deflusso delle acque degli agglomerati siti alle quote più basse ed in prossimità del corso d’acqua: le stazioni di sollevamento fognario in zona Via Salaria e Via Tancia, a causa dell’ingresso delle acque di saturazione all’interno dei pozzi di pompaggio, non possono garantire il regolare smaltimento delle acque reflue. In alcuni casi l’acqua delle esondazioni ha anche raggiunto i quadri elettrici di comando e controllo. In ogni caso, al momento non è ancora possibile quantificare i danni alle apparecchiature. Acqua Pubblica Sabina si è immediatamente attivata per far fronte allo stato di emergenza e per garantire il servizio di rifornimento di acqua potabile alla popolazione più colpita, con il posizionamento di autobotte a Belmonte e distribuzione di bottiglie d’acqua. La società, inoltre, dove possibile, ha già avviato le attività finalizzate a ripristinare i servizi“.

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