Certo, se venisse confermata la tendenza ultima di questa sera, si tratterebbe di una clamorosa inversione di marcia dei modelli matematici, per giunta all’unisono, in riferimento alla lunga fase fredda propinata fino a questa mattina. Ci sarebbero conferme per l’arrivo di aria fredda da metà settimana e poi fino a tutto il weekend, questa fase sembrerebbe abbastanza assodata, ma non riuscirebbero a formarsi minimi depressionari poiché l’alta pressione sul Centro Nord Europa verrebbe spinta verso le nostre latitudini da una vivace e mai sopita attività ciclonica sul Nord Atlantico. L’avanzare abbastanza repentino dell’alta farebbe scivolare verso Sud-Est i nuclei vorticosi freddi in quota, con poca loro penetrazione verso il Mediterraneo centrale, dove arriverebbe solo aria fredda al suolo.
Quindi, 3/4 giorni di freddo e anche di gelo su gran parte del paese, da giovedì sera e fino a lunedì 18, di più sulle regioni del medio-basso Adriatico e relative appenniniche, con temperature che precipiterebbero anche di alcuni gradi sotto zero sulle aree interne collinari appenniniche, spesso sullo zero o sotto zero sulle pianure del Nord, ma senza neve importante. Stando agli aggiornamenti ultimi le precipitazioni, sia in termini di piogge che di neve, sarebbero piuttosto scarse e localizzate, queste dovute essenzialmente ai consueti addensamenti orografici sulle aree montuose appenniniche esposte a Est o per contrasti marittimi in prossimità di alcune coste. Ma la novità di questa sera riguarderebbe il prosieguo, ossia dopo la fase fredda entro il weekend prossimo. Nei precedenti aggiornamenti veniva prospettata una reiterazione di azioni artiche magari più centrali con una componente anche sub-popolare marittima, ma comunque in un contesto decisamente più invernale e più spiccatamente meridiano. L’aggiornamento serale, soprattutto del modello europeo ECMWF, invece, inizia a proporre sfondamenti atlantici e medio-alti degli impulsi freddi provenienti dai settori baltici-russi, a causa di una poca o quasi nulla resistenza dell’anticiclone di blocco atlantico, con l’Italia che potrebbe essere interessata ancora una volta da onde instabili oceaniche, magari anche con maltempo, ma con freddo decisamente ridimensionato. Insomma, un vero e proprio ribaltone soprattutto da parte del modello europeo nel medio lungo periodo. Parliamo, naturalmente, di un singolo aggiornamento, tutto può ancora cambiare in quelli successivi, come del resto tanto è cambiato in questo aggiornamento serale, rispetto a quanto previsto fino a ieri. La redazione di Meteoweb continuerà a monitorare l’evoluzione del medio-lungo periodo, apportando quotidiani aggiornamenti.
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