Avevamo già accennato, in altri precedenti aggiornamenti sul medio-lungo periodo che, in una circolazione mediamente atlantica e piuttosto perturbata attesa verso questo fine settimana, si sarebbe innestata, sulla coda dell’ azione perturbata, una componente di aria più fredda proveniente dai settori scandinavi. Nella sostanza, si intravedevano già qualche giorno fa i presupposti affinché l’alta pressione delle Azzorre andasse via via ad assumere una posizione più meridiana sull’Ovest del continente, al punto da andare a ondulare il getto sub-polare in direzione dell’Italia, attraverso un cavo d’onda contenente aria abbastanza fredda. Ebbene, queste dinamiche trovano conferme a circa 96/120 ore dalla fase della possibile azione più fredda, ossia a inizio della prossima settimana, fra lunedì e martedì. La configurazione che si verrebbe a creare, stando agli ultimi aggiornamenti del modello europeo ECMWF, sarebbe quella espressa nella mappa in evidenza e che vedrebbe, appunto, l’alta delle Azzorre in posizione di blocco sull’Ovest del continente e, di risulta, un cavo depressionario freddo, con perno in prossimità della Scandinavia, direzionato, attraverso l’Europa orientale, verso i settori centrali del nostro bacino.
In questo contesto, la saccatura fredda, orientata con asse verso il Centro Sud Italia, andrebbe a innescare un’area depressionaria più efficace e anche piuttosto estesa al suolo, in prossimità della Grecia, ma con le spire cicloniche estese abbastanza diffusamente verso le nostre regioni centro meridionali. Le dinamiche circolatorie in Atlantico, abbastanza vivaci, non consentirebbero una durata significativa dell’azione fredda. Infatti, è verosimile che già verso mercoledì pomeriggio-sera o entro giovedì 28, l’alta pressione su Ovest continente, spinta dalle correnti oceaniche, avanzi verso l’Italia e dia una spallata alla saccatura fredda deviandola verso l’Est Europa e consentendo un repentino miglioramento sul nostro Paese. Tuttavia, per 48/60 ore circa, appunto tra lunedì 25 e mercoledì 28, l’Italia potrebbe essere interessata da una irruzione fredda di discrete proporzioni, con temperature che, rispetto a qualche giorno precedente, potrebbero crollare anche nell’ordine di 6/7°C, in particolare sul medio-basso Adriatico, sulle regioni appenniniche centro-meridionali e al Sud. Con l’impianto barico rappresentato nell’ultima emissione dal modello europeo, ci sarebbero anche le condizioni per locali, anche se veloci, nevicate fino a bassa quota sul Centro Sud Appennino e sul lato adriatico, tuttavia questo impianto va confermato nel corso dei prossimi giorni. La redazione di MeteoWeb seguirà costantemente l’evoluzione più fredda attesa per inizio settimana prossimo, apportando quotidiani aggiornamenti.
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