Dopo un intero mese di dicembre trascorso all’insegna delle perturbazioni atlantiche che hanno disseminato piogge diffuse su tutto il territorio nazionale, anche con fasi più fredde sulle regioni del Nord, localmente appenniniche centro-settentrionali e nevicate fino a bassa quota o in pianura, questa prima parte di gennaio, si sta proponendo altrettanto perturbata e mediamente fredda. Piogge e neve senza sosta da inizio anno su molte aree e ce ne sarà ancora almeno per i prossimi 5/6 giorni. Insomma, un periodo invernale così perturbato e protratto non si registrava da tanti anni. L’evoluzione stagionale potrebbe, con buona probabilità, riservare altre sorprese, per via di alcune manovre nella parte medio-alta dell’atmosfera che, in prospettiva, suggerirebbero interessanti risvolti ancora freddi e perturbati tra fine gennaio e febbraio. Per il medio-lungo periodo, intanto, ossia intorno a metà mese e magari per qualche giorno a seguire, potrebbe esserci un allentamento delle condizioni depressionarie.
Si profilerebbe, infatti, un temporaneo aumento degli indici predittivi AO e NAO, da territorio dichiaratamente negativo il primo, fino a -3, verso una certa neutralità e un lieve sussulto verso la neutralità anche del secondo. A dire il vero, non sembrerebbe una progressione a cambio di segno, semplicemente una minore negatività, cosa che potrebbe significare nel medio-lungo termine una certa ripresa della zonalità medio-alta atlantica al punto da sollecitare un promontorio subtropicale a fare una timida comparsa verso l’Europa centro-occidentale e anche verso i settori centrali del nostro bacino. Questa manovra barica, con possibile proponimento di una modesta onda stabilizzante, potrebbe compiersi intorno a metà mese, come più di un forecast modellistico sta facendo notare, tuttavia appaiono ancora forti dubbi strutturali e anche di persistenza, proprio per via della non convinta positività verso cui tenderebbero i due indici. È verosimile che per il corso della prossima settimana, da Ovest avanzi un promontorio anticiclonico che via via possa conquistare anche l’Italia, portando qualche giornata di tempo più stabile in via generale, anche se piuttosto freddo, soprattutto per le inversioni termiche notturne. Tuttavia, il nostro paese si troverebbe sul bordo orientale di un’alta pressione probabilmente più ben strutturata verso la Spagna e l’Ovest Europa. Una prospettiva, quindi, di protezione più marginale per l’Italia e, per di più, con la contemporanea presenza di una vivace bassa pressione fredda tra i settori baltici e l’Est Europa. Come dire, possibile maggiore stabilità ma attenzione anche alle influenze fredde da Nord e da Est con rischio sorprese sempre in agguato. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare l’evoluzione del tempo nel medio-lungo periodo, apportando quotidiani aggiornamenti.