Il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte e del Ministro della Salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti per il contenimento della diffusione dell’epidemia da SARS-CoV-2. Tra queste misure, c’è anche il divieto di vendita da asporto ma su questo punto le Regioni hanno espresso delle perplessità.
Nel corso della riunione tra Governo e Regioni, è emersa l’ipotesi di limitare l’asporto solo alle bevande e agli alcolici. Il ministro Boccia avrebbe ribadito la volonta’ del governo di mantenere la norma per evitare casi di movida ma avrebbe garantito che il governo recepira’ le perplessita’ delle Regioni e che palazzo Chigi e il Mise stanno valutando come limitare al massimo i divieti.
“Positivo il lavoro che il Governo ha avviato allo scopo di garantire in modo tempestivo i necessari ristori alle categorie economiche colpite dalle restrizioni, come avevamo chiesto in questi giorni, e condividiamo i principi della nuova fase di campagna vaccinale che nelle prossime settimane riguardera’ gli over 80. Resta pero’ molto forte la preoccupazione da parte delle Regioni per il provvedimento di divieto di asporto per i bar dopo le 18″. Cosi’ Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni ha sintetizzato l’esito del confronto odierno con i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza e il commissario Domenico Arcuri. “Il lavoro congiunto Governo-Regioni per contrastare la terza ondata della pandemia da Covid-19 prosegue in modo costruttivo. Oggi abbiamo avuto un’interlocuzione sui contenuti del prossimo Dpcm che peraltro ci erano gia’ stati anticipati lunedi’ scorso. Serve continuare cosi’, in un’ottica di forte collaborazione istituzionale, mantenendo la guardia alta. Non appena riceveremo l’ultimo testo del decreto invieremo poi puntuali osservazioni tecniche– ha spiegato Bonaccini- come Regioni abbiamo ribadito la nostra forte preoccupazione riguardo l’ipotesi di un divieto di asporto per i bar dopo le ore 18, che non porterebbe vantaggi significativi sul piano della prevenzione sanitaria e al contrario rischia di rappresentare un ulteriore fattore negativo di tensione sociale ed economica sui territori, in particolare ai danni di categorie gia’ fortemente colpite dalle restrizioni in queste settimane”.
Positivo “l’impegno del ministro dell’Economia per uno scostamento di bilancio che consentirebbe ristori alle categorie economiche che saranno colpite dalle necessarie misure restrittive. Lo consideriamo necessario e ci aspettiamo un’applicazione certa e rapida”. Infine, conclude Bonaccini, “abbiamo fatto il punto sull’aggiornamento del Piano Vaccini, condividendo insieme al commissario Arcuri un’impostazione che prevede, al termine della copertura destinata al personale sanitario e agli operatori e agli assistiti delle Residente Sanitarie per Anziani, l’avvio di un’ulteriore fase di vaccinazione che interessera’ la popolazione ultra ottantenne, per poi avviare la piu’ generale campagna vaccinale destinata a tutti i cittadini, a partire dalle categorie piu’ a rischio”.