Nel centro unico di Baggiovara, a Modena, vaccini anti SARS-CoV-2 sono stati somministrati ai parenti di alcuni operatori sanitari che, a fine giornata, hanno pensato di contattare i loro familiari per non sprecare le dosi in eccesso che non si sarebbero potute utilizzare il giorno dopo. I parenti non avevano il diritto di ricevere la vaccinazione, in quanto non appartenenti alle categorie scelte per la prima fase: la notizia, anticipata dalla Gazzetta di Modena, è stata confermata dall’Ausl della città emiliana che ha condannato l’episodio.
Le dosi del vaccino sono state somministrate a figli e parenti dagli operatori che martedì sera erano di turno al centro unico vaccinale, dopo che gli stessi avevano tentato invano di contattare professionisti della sanità che ne avrebbero avuto diritto.
L’Ausl di Modena ha avviato “un’istruttoria urgente al fine di individuare tutte le persone responsabili di tale condotta, operatori sanitari o altre figure impegnate nel coadiuvare i team vaccinali in qualità di volontari“.