“Il rischio che salti l’intera stagione e’ piu’ che mai reale, purtroppo”. Così Valeria Ghezzi, presidente dell’Anef, associazione nazionale dei gestori funiviari. “E questa e’ una vera tragedia perche’ per noi c’e’ anche il dopo – aggiunge -. La nostra ripartenza sara’ solo il prossimo Natale. Si tratta di una de’bacle senza precedenti, non solo per noi ma per tutti i lavoratori“.
“Secondo me oggi sara’ ufficializzato lo slittamento a dopo il 18 gennaio – annuncia Ghezzi -. Al momento sembra che il governo giochi con il bastone e la carota e noi siamo senza alcuna certezza sulle date. Entro oggi sara’ poi approvato anche il protocollo discusso dal Cts e speriamo abbia norme che siano applicabili da parte nostra“. “Ora – conclude – non possiamo che aspettare che scenda la curva dei contagi, ma stando cosi’ le cose il rischio che salti l’intera stagione e’ reale. Se, per esempio, una delle regioni come il Veneto dovesse finire in zona rossa, sara’ chiuso due settimane e siamo gia’ a febbraio, e siamo agli sgoccioli”. La filiera degli impianti sciistici conta circa “15 mila lavoratori, di cui 5 mila a tempo indeterminato e gli altri stagionali“. “Parliamo di famiglie intere senza lavoro – aggiunge Ghezzi – dove magari la madre ha un albergo e il padre lavora negli impianti. Chi dara’ da mangiare ai loro figli? Con quali soldi faranno i lavori d’estate?“.