Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute ha fatto chiarezza sulla questione del ritardo di Pfizer, relativamente ai vaccini: il problema, ha dichiarato a 24Mattino su Radio 24, “sarà superato nelle prossime ore e si potrà proseguire con campagna vaccinale”. “C’è stata una riduzione nella scorsa settimana e ci sarà per questa, rientra nella norma ma se il ritardo dovesse estendersi per più di due settimane sarebbe un problema non solo per l’Italia ma per l’intera comunità europea”. Sileri ha spiegato inoltre che “il ritardo di Pfizer è legato alla necessità dell’industria di realizzare dei lavori all’interno delle fabbriche per produrre più fiale, il problema sembra già superato e la Pfizer ha dichiarato che dal primo febbraio si tornerà alla normalità con il recupero delle dosi mancanti”.
Per quanto riguarda le somministrazioni, Sileri ha precisato: “Fare una sola dose è un rischio che non prenderei, i vaccini sono stati autorizzati per due dosi e dopo 7/14 giorni inizia l’immunità, proteggere gli anziani con una dose è come non averli protetti”.
Per quanto riguarda la denuncia del presidente dell’Ordine dei medici Anelli secondo cui vaccini sarebbero stati somministrati ad amici e parenti, Sileri ha affermato: “Voglio sperare che questi 400.000 siano in gran parte personale che lavora nelle strutture sanitarie e Rsa, spero che non siano ‘imbucati’. Sarebbe estremamente grave: laddove sia accaduto devono intervenire le autorità giudiziarie. Ma questi sono flussi di dati che hanno le Regioni e vanno verificati“.
Sul “caso Lombardia”, il viceministro ha spiegato: “Non si può dire che l’errore sia partito da qui, non siamo noi che diamo i numeri di positivi, sintomatici e quant’altro, i numeri ce li ha la Regione“. “Errori sono sempre possibili. Non c’è nulla di male nel fare degli errori, l’importante è riconoscerli e correggerli“. “I dati – ha precisato Sileri – vengono dalle Regioni. E’ la Regione che li comunica al ministero. Il ministero e l’Istituto superiore di sanità li analizzano e, in base ai parametri, danno il famoso ‘colore’. I dati non li producono ministero e Iss, i dati arrivano a noi, l’importante è verificarli, è che vi sia un doppio check, un triplo check se necessario, e correggerli in itinere e prontamente“. Infine Sileri conclude: “Sono polemiche che non fanno bene né a chi le fa né soprattutto ai cittadini lombardi“.