Scoperta lucertola marina predatrice di 66 milioni di anni fa: aveva denti simili a quelli di uno squalo e un morso letale

"Si tratta di una nuova specie di mosasauro, chiamata Xenodens calminechari, è una lucertola marina dal morso letale vissuta durante il Cretaceo, nell'era dei dinosauri"
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Aveva una mascella ricca di denti affilati e taglienti, simili a quelli degli squali e ammassati a formare una lama seghettata, e ha vissuto in Marocco circa 66 milioni di anni fa, durante il Cretaceo. Analizzando i resti di un esemplare di mosasauro, i ricercatori del Milner Center for Evolution presso l’Universita’ di Bath hanno scoperto la Xenodens calminechari, un’antica lucertola marina predatrice. Lo studio e’ pubblicato sulla rivista Cretaceous Research.

Si tratta di una nuova specie di mosasauro – spiega Nick Longrich, docente presso il Milner Center for Evolution – chiamata Xenodens calminechari, e’ una lucertola marina dal morso letale vissuta durante il Cretaceo, nell’era dei dinosauri. Questo mosasauro aveva le dimensioni di una piccola focena, era molto agile e veloce, sicuramente un cacciatore formidabile. 66 milioni di anni fa, le coste dell’Africa erano i mari piu’ pericolosi del mondo, con una biodiversita’ di predatori diversa da qualunque altro ecosistema sul pianeta. Xenodens calminechari si aggiunge all’elenco di una lista in evoluzione di antichi rettili conosciuti”.

Credit: Nick Longrich, University of Bath

Le insolite mascelle di questi esemplari – osserva Anne Schulp, ricercatrice presso il Naturalis Biodiversity Center di Leiden e docente di Paleontologia presso l’Universita’ di Utrecht, coautrice dell’articolo – rendevano il morso dell’animale decisamente letale e probabilmente permettevano alla specie di nutrirsi di una vasta gamma di prede”.

L’autore della ricerca aggiunge che nel luogo era presente una larga varieta’ di mosasauri: alcuni erano predatori giganti capaci di immergersi in profondita’ come i moderni capodogli, altri avevano denti enormi e potevano raggiungere i dieci metri di lunghezza, altri ancora si nutrivano di molluschi come le odierne lontre. “Questi esemplari coesistevano con le tartarughe marine giganti e i pesci dai denti a sciabola – aggiunge Longrich – stiamo ancora imparando a conoscere la grande diversita’ dei mosasauri, vissuti nel Cretaceo prima che un enorme asteroide ponesse fine al periodo geologico e provocasse l’estinzione del 90 per cento di tutte le specie viventi sulla Terra. Vista la grande diversita’ riscontrata nel nostro e in altri studi, sappiamo ormai con certezza che l’ecosistema marino non era in declino prima dell’impatto“.

Xenodens calminechari – conclude Nour-Eddine Jalil del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi – rappresenta un’ulteriore prova della straordinaria paleobiodiversita’ del Marocco durante il Cretaceo. E’ davvero sorprendente”.

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