Il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia ha tracciato il bilancio sul 2020 e ha fornito una panoramica sul 2021, sottolineando importanti ritorni per il Paese.
Secondo Saccoccia il 2020 “è stato un anno importante per lo Spazio e l’Italia nonostante le difficoltà che tutti abbiamo vissuto. Come ASI pensiamo sia stato un anno estremamente proficuo direttamente e indirettamente per quelle che sono le attività italiane nel settore spaziale”. “Parto dal tema che fu di maggiore discussione a fine 2019, parlo del forte incremento che venne deciso tra ASI e Governo in termini di contribuzione italiana all’ESA e che innescò perplessità. Venne deciso in quella sede di sottoscrivere un impegno importante, pari a circa 2,3 miliardi di euro, con un aumento di circa 1 miliardo rispetto alla ministeriale precedente ma fu deciso con un profondo percorso di valutazione. Ad un anno di distanza chiudiamo il 2020 e ci ritroviamo ad aver siglato già contratti per un ritorno finanziario all’Italia per quasi 1,3 miliardi, ben oltre la metà dell’investimento fatto, dopo un solo anno. Non esiste precedente nella storia della nostra partecipazione. Un forte ritorno quantitativo ma anche qualitativo perché l’industria italiana si ritrova ad essere prime contractor di una serie di nuovi programmi“.
“Gli investimenti nel settore spaziale – ha sottolineato Saccoccia – hanno un ritorno molto elevato nell’area applicativa e sarà così anche in futuro tanto che sta attirando investitori privati del calibro di tycoon di Elon Musk“.
Per Saccoccia “la filiera italiana è matura abbastanza per poter fare un salto. Il 2020 è stato un anno fondamentale di preparazione ed ha innescato un’onda di cui vedremo gli effetti in molti anni a venire” che “contribuirà alla ripresa“.
Già nel 2021 “si perfezioneranno e genereranno le condizioni per un importante ritorno economico“.