Durante la 13ª Conferenza spaziale europea a Bruxelles, il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton ha annunciato che l’UE intende anticipare la prossima generazione del sistema di posizionamento satellitare Galileo con un lancio “nel 2024“, un anno prima del previsto.
Il commissario ha ricordato che la Commissione europea aveva pubblicato nel maggio 2018 un bando per l’acquisto di 4 satelliti di nuova generazione “con caratteristiche avanzate per garantire la continuità della costellazione Galileo nel 2025-2026“, sottolineando che “a seguito della valutazione tecnica” delle offerte presentate, “la decisione è stata presa e sarà annunciata entro la fine del mese“.
“Non c’è tempo da perdere con le tecnologie del passato, perché dobbiamo proiettare l’Europa verso le prossime gare tecnologiche”, ha affermato Breton.
Galileo è uno dei programmi di punta dell’UE nel settore spaziale: i 26 satelliti (30 a lungo termine) forniscono un’alternativa ai sistemi GPS americano, Glonass russo o Beidou cinese.
Saccoccia: “L’Italia ha un ruolo chiave”
L’Italia ha un ruolo chiave nello sviluppo della nuova generazione del sistema europeo di navigazione satellitare Galileo. Lo ha detto il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia. “L’Italia e’ uno dei Paesi chiave del sistema Galileo, sia per il segmento di volo sia per quello di terra. Lo sviluppo della costellazione procede bene – ha osservato Saccoccia – e a breve e’ prevista la selezione dei Paesi che parteciperanno alla realizzazione della nuova generazione dei satelliti Galileo. L’Italia e’ coinvolta in varie cordate e nelle prossime settimane sapremo come sta andando”. Per il presidente dell’Asi sono in arrivo novita’ importanti nel campo della navigazione satellitare anche in vista dei futuri programmi di esplorazione lunare: “Potranno nascere forme di cooperazione spaziale – ha detto – fra sistemi diversi”
Il programma Galileo si prepara allo sviluppo della nuova costellazione di navigazione satellitare ‘Next Generation’ e, intanto, si aprono nuovi scenari per il suo uso. La navigazione satellitare e’ “uno di quei settori in cui scopriamo ogni giorno di piu’ cosa si puo’ fare– spiega Saccoccia. Al di la’ dei servizi offerti e abilitati da Galileo, la disponibilita’ di questo segnale in orbita ci permette di fare nuove valutazioni. Una delle ultime e’ su come utilizzare al meglio il gps per seguire i programmi di esplorazione, come quelli lunari. Ci sono importanti valutazioni scientifiche su questo– sottolinea all’Agenzia Dire-. Richiederanno forme di cooperazione spaziale tra sistemi diversi, ma potremo vedere a breve che sistemi come Galileo potranno servire, come prodotto secondario rispetto alla missione, anche per la navigazione verso il nostro satellite naturale. E’ un bel regalo, ci stiamo lavorando adesso con la nostra industria e i nostri scienziati”, conclude Saccoccia.