Il governo croato ha dichiarato oggi lo stato di calamita’ naturale nella regione di Sisak e in parte di quella di Zagabria, colpite il 29 dicembre scorso dal forte terremoto di magnitudo 6.4 che ha devastato edifici e causato vittime. Nel darne notizia a margine del consiglio dei ministri, il premier Andrej Plenkovic ha precisato che e’ stata creata una speciale unita’ per la gestione dell’emergenza e delle prospettive di ricostruzione, guidata dal vicepremier Tomo Medved. Il violento sisma del 29 dicembre, ha affermato il premier, ha provocato sette morti e 24 feriti, 18 dei quali sono ancora in ospedale. Sono rimasti feriti anche quattro vigili del fuoco, mentre un volontario impegnato nei soccorsi e’ morto per le conseguenze di una caduta.
I danni piu’ gravi si sono registrati a Petrinja, rimasta semidistrutta, Sisak, Glina, Majske Poljane. Danni di minore entita’ anche nella capitale Zagabria, gia’ colpita il 22 marzo scorso da un forte sisma di magnitudo 5.5 con un morto e notevoli danni materiali. Plenkovic ha quindi ringraziato tutte le componenti del Paese impegnate nei soccorsi – pompieri, militari, polizia, protezione civile, Croce Rossa – e tutti i Paesi che hanno inviato e continuano a inviare aiuti. Dal giorno del forte terremoto 6.4, uno sciame sismico interessa quotidianamente tutta la zona colpita, e nelle prime ore di oggi le nuove scosse sono state di magnitudo 4.2 e 3.5.