Tragico incidente in Montagna: addio a Fabio Limongi, guida escursionistica e attento conoscitore delle montagne lucane

Fabio Limongi era un insegnante di sci, un'esperta guida escursionista, un attento conoscitore delle montagne lucane
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Tragico incidente ieri sul Monte Sirino: ha perso la vita Fabio Limongi, 49 anni, guida escursionistica di Lauria (Potenza), dopo essere caduto da una parete rocciosa sul versante di Lagonegro (Potenza).
Sul posto, in una zona impervia, sono giunti i Vigili del Fuoco, uomini del Soccorso alpino e operatori sanitari del 118. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio, ma la morte è stata constatata solo in serata: l’uomo era in compagnia di altre tre persone, nessuna delle quali è rimasta ferita. Sull’incidente indagano i Carabinieri.

Fabio Limongi era un insegnante di sci, un’esperta guida escursionista, un attento conoscitore delle montagne lucane: “La Montagna è una cosa seria“, scriveva su Facebook commentando appena due giorni fa il caso di una famiglia dispersa e poi ritrovata illesa dai soccorsi sul Monte Sirino, lo stesso che lo ha tradito. “Ultimamente chi frequenta la montagna lo fa con molta leggerezza, sottovaluta i rischi e soprattutto si ci avvicina non con le dovute precauzioni. Invitiamo a controllare bene: le condizioni meteo, le condizioni nivologiche, le proprie capacità tecniche, le proprie condizioni fisiche, le proprie conoscenze sul mondo MONTANO. Tutte queste valutazioni servono a non mettere a repentaglio la propria vita, quelli dei propri cari, ma soprattutto quella di chi per un alto senso di Altruismo vi presterà Soccorso. BUONA MONTAGNA A TUTTI“.
Fabio amava la montagna e il suo lavoro, e non perdeva occasione per mostrare le bellezze della Basilicata e a invitare alla prudenza. Tanti messaggi che in poche ore hanno riempito la bacheca del maestro di sci, come quello di Antonella: “È accaduto perché eri sempre tu che facevi strada, eri sempre tu che andavi avanti e rendervi la strada più sicura a chi ti seguiva, eri sempre tu che proteggevi tutti con la tua straordinaria premura“.

L’incidente e i soccorsi

Nel tardo pomeriggio di ieri è stato attivato anche il Soccorso Alpino e Speleologico Calabria per intervenire sul Sirino: sul posto, a supporto del Soccorso Alpino Alpino Basilicata, una squadra calabrese del Soccorso Alpino Stazione Pollino e una squadra del Soccorso Alpino proveniente dalla Campania. Arrivato in zona operazioni anche un  elicottero in volo notturno dell’Aeronautica Militare decollato da Gioia del Colle che ha provveduto ad imbarcare un TE (Tecnico di Elisoccorso del Soccorso Alpino) e sbarcarlo con il verricello in quota sul luogo dell’incidente.

Purtroppo, per Fabio Limongi non c’è stato nulla da fare: un medico del Soccorso Alpino ne ha accertato il decesso sul colpo a causa dei traumi subiti.
I soccorritori non hanno potuto far altro che (dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal competente Pubblico Ministero)  recuperare il corpo, discendendolo lungo il sentiero dei pellegrini completamente ghiacciato.

Ieri sera e’ successo quello che speri non accada mai: ricevere una chiamata per aiutare un amico, Fabio Limongi“: è quanto hanno scritto sui social i tecnici del soccorso alpino della Basilicata. “È stata dura mantenere la lucidità mentre salivamo i pendii innevati della tua montagna, da un lato ci chiedevamo come fosse possibile che proprio lei ti avesse tradito, che uno sciatore tanto esperto avrebbe potuto trovarsi in difficoltà, dall’altro pregavamo di trovarti vivo, certamente ammaccato, ma vivo“. Limongi è stato trovato in un posto impervio, “accoccolato e abbracciato a quella neve che tanto amavi“.
Buona parte di noi e’ entrata nel soccorso grazie a te, l’altra metà ha condiviso con te 20 anni di notti insonni, soccorsi difficili, ricerche complesse e anche un po’ di scontri. Come puoi immaginare c’eravamo tutti. Ti abbiamo accompagnato in questa ultima discesa da spalla a spalla da braccio a braccio ricordando le ultime salite con le pelli su Monte Papa o qualche soccorso fatto insieme come l’ultimo di Monte Alpi, dove con grande generosità sei stato tra quelli che hanno battuto traccia tutta la notte per provare in tutti i modi a raggiungere i due alpinisti bloccati in parte“.
Infine l’ultimo saluto: “Ti lasciamo così, sapendo che anche lì saprai trovare montagne da scalare. Ciao Fabio“.

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