Un anno fa in Italia arrivarono le mascherine, l’esperto: “Non smetteremo più di portarle”

Un anno fa ci sembrava strano vedere persone in giro con la mascherina, oggi ci sembra strano il contrario: in futuro continueremo ad indossarle
MeteoWeb

E’ da un anno che in Italia, senza quasi rendercene conto, abbiamo ‘ufficialmente’ inserito la mascherina tra gli accessori ‘must have‘ da indossare prima di uscire. Un obbligo, che molti hanno deciso di rendere fashion personalizzandolo. A fine gennaio 2020, con il caso dei due turisti cinesi soccorsi in un albergo a Roma, il coronavirus ha fatto la sua prima apparizione in Italia. E insieme a lui sono arrivate le mascherine. Prima introvabili, poi a disposizione a prezzi elevati, ora indispensabile per uscire di casa. Secondo il biostatistico altoatesino Markus Falk la mascherina, anche dopo la pandemia, non sparirà del tutto, almeno non d’inverno. Secondo Falk, “le mascherine rimarranno anche in futuro, non tanto per proteggere noi stessi, ma soprattutto per proteggere gli altri”.

Quindi – spiega l’esperto – con i primi sintomi la mascherina andrebbe indossata anche in futuro, dopo la pandemia, “quando ci saranno altri virus che ci regaleranno un raffreddore”. In Asia è così da tempo ormai, e i dati attuali sull’influenza lo confermano. Forse per il distanziamento, forse per la mascherina, forse per il tasso elevato di vaccinati, l’influenza questo inverno è quasi inesistente. Un anno chi indossava la mascherina attirava gli sguardi di tutti, ora invece è l’opposto: salta all’occhio chi non copre naso e bocca. Abbiamo fatto fatica ad abituarci, è vero, e non sono pochi coloro che le vedono ancora come un fastidioso obbligo, per non parlare dei no mask. Tra l’altro la parola fine è ancora lontana. Il biostatistico Falk conferma l’utilità. “Le mascherine – spiega – hanno ridotto l’Rt di almeno 0.1 o 0.2 punti”.

L’esperto precisa comunque che “andrebbero messe li’ dove serve”. “Se indosso la mascherina per strada per sentirmi protetto, la utilizzo come placebo, perche’ li’ in realta’ la probabilita’ di contagiarsi e’ limitata“, afferma Falk. Andrebbero invece messe rigorosamente al ristorante e se si parla ad alta voce. A questo punto meglio abituarci alla loro presenza. “Siccome i bambini non vengono per il momento vaccinati, l’immunita’ di gregge e’ ancora lontana e quindi e’ sicuramente molto probabile che dobbiamo mettere le mascherine ancora per un po'”, mette in chiaro Falk. Intanto in Austria, da ieri, le Ffp2 sono obbligatorie nei negozi e sui mezzi pubblici. Ora anche la Provincia di Bolzano ne raccomanda l’utilizzo nei luoghi a rischio come bus e treni. Falk conferma che le mascherina del tipo Ffp2 “sono sicuramente molto utili perche’ proteggono anche la persona che le indossa, perche’ filtrano meglio e si appoggiano bene al volto”.

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