Il virologo Tarro, in un post su Facebook, ha espresso dubbi in merito alla somministrazione dei vaccini contro SARS-CoV-2, sostenendo che “sarebbe stato più opportuno allargare lo spettro delle persone a cui il vaccino non è consigliato, non solo dunque alle donne in gravidanza“.
“Io – ha affermato Tarro – ho qualche dubbio e lo mantengo per tutti quelli che sono in età fertile, i giovani in particolare perché tutto sommato non ci sono problemi per quanto riguarda il virus in quanto possono affrontarlo, controllarlo e guarirlo rispetto ad un vaccino che propone aspetti di interferenza con il nostro genoma. I giovani sono dotati di una risposta immunocellulare più valida e funzionale rispetto alla popolazione anziana e tale tipo di immunità è più stabile nel tempo rispetto a quella umorale”.
Nei soggetti in età fertile, ha concluso Tarro, “l’RNA messaggero potrebbe indurre modifiche sugli spermatogoni o sugli ovuli con prospettive di alterazioni genetiche che soltanto il tempo potrà escludere“.