Violento terremoto nel nord della Mongolia, USGS: “Basso rischio di danni e vittime”

I terremoti non sono rari in Mongolia, Paese senza sbocco sul mare tra Cina e Russia
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Un terremoto magnitudo 6.8 ha colpito la Mongolia settentrionale vicino al confine con la Russia, secondo quanto riportato dall’Istituto geologico statunitense (USGS). L’ipocentro è stato localizzato a una profondità relativa di 10 km, e l’epicentro a 33 km a sud-sudovest di Turt.
L’epicentro sembra essere sotto il lago Khövsgöl, la più grande riserva d’acqua dolce della Mongolia, a circa 200 km a ovest dell’estremità meridionale del lago Baikal.
Le possibilità di danni e vittime sono basse, secondo l’USGS: “In generale, la popolazione in questa regione risiede in strutture resistenti ai terremoti, anche se esistono strutture vulnerabili“, è stato spiegato.
I terremoti non sono rari in Mongolia, Paese senza sbocco sul mare tra Cina e Russia: nel dicembre 1991, un forte terremoto magnitudo 6.8 ha colpito la regione di confine russo-mongola, a circa 600-700 km a nord-ovest della capitale, Ulaanbaatar.

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