Utenti di WhatsApp spaventato dopo la modifica dei termini di servizio: in tantissimi hanno deciso di fuggire dalla famosa app di messaggistica per rifugiarsi in altre app concorrenti, come Signal e Telegram, che ha visto un boom di nuovi iscritti, con 24 milioni di utenti nuovi in 3 giorni. L’aggiornamento di WhatsApp consente alle aziende che usano l’app per contattare i clienti di condividere i dati con Facebook, societa’ proprietaria dell’applicazione, che potrebbe utilizzarli per inviare agli iscritti messaggi pubblicitari mirati. Se non si accettano i nuovi termini entro l’8 febbraio bisognerà abbadonare l’applicazione. I cittadini europei tirano un sospiro di sollievo grazie alla protezione garantita dal Regolamento generale per la protezione dei dati (GDPR), ma tutti gli altri sono in allarme.
Le precisazioni di WhatsApp
Il dirigente di Facebook, alla guida di Instagram, Adam Mosseri, ha voluto mandare un messaggio a tutti gli utenti, spiegando che c’è stata “molta disinformazione“. “L’aggiornamento non colpisce in alcun modo la privacy dei vostri messaggi con amici o familiari“, assicura Mosseri. “Non possiamo vedere i vostri messaggi privati o ascoltare le vostre telefonate, nemmeno su Facebook“, si legge in un post sul blog di WhatsApp, “non teniamo un registro di tutti quelli che mandano messaggi o chiamano, ne’ puo’ farlo Facebook“. Il sistema di criptaggio end-to-end impedisce all’azienda di spiare le comunicazioni degli utenti, si legge ancora nel post. “Stiamo dando alle aziende la possibilita’ di utilizzare i servizi di hosting sicuri di Facebook per gestire le chat di WhatsApp con i clienti, rispondere a domande e inviare informazioni utili come le ricevute di acquisto“, aggiunge la societa’, “se comunicate con un’azienda tramite telefono, email o WhatsApp, essa puo’ vedere cosa state dicendo e utilizzare questa informazione per i propri obiettivi di marketing, il che puo’ includere pubblicita’ su Facebook“.