Proseguono le ricerche delle 4 persone di Avezzano disperse da domenica scorsa: nell’area interessata della slavina, larga 200 metri, lunga 600 metri e con uno strato di neve che supera i 6 metri di spessore, si utilizzano anche strumenti elettronici e sonde.
Ieri le avverse condizioni meteo hanno fermato i soccorritori: la pioggia e la scarsa visibilità hanno impedito di salire in quota e non è stato possibile neanche un sorvolo a 1.600-1.700 metri con gli elicotteri per un controllo a vista di tutti i canali, già ispezionati più volte.
Stasera alle 18 si terrà un tavolo tecnico presso la Prefettura dell’Aquila per discutere sulle modalità delle operazioni di ricerca.
La giornata di ricerche lo scorso 30 gennaio è stata contrassegnata anche da un imprevisto. Il battipista prelevato dall’elicottero Erickson S-64 dalla stazione sciistica di Ovindoli, (L’Aquila) per essere trasportato sul luogo delle ricerche, è precipitato lungo il tragitto.
Lo scopo dell’operazione era quello di utilizzare il mezzo per abbassare il manto nevoso che in alcuni punti della valanga raggiunge i 10 metri rendendo difficili le operazioni di ricerca.
Per le forti raffiche di vento è stato necessario sganciare il carico dall’Erickson S-64, che era quasi arrivato a destinazione, su Valle Majelama. Per non mettere a rischio l’equipaggio del velivolo, dunque per motivi di sicurezza del volo, il carico è stato sganciato: il battipista è piombato sulla neve, facendo rallentare operazioni di ricerca, ormai in corso dal 24 gennaio.