Il freddo giova alla salute. O quanto meno giova alla forma fisica, al giro vita e…alla bilancia. Le temperature rigide, infatti, sono un ottimo alleato per chi vuole rimettersi in forma. A questa conclusione è giunto uno studio condotto dagli endocrinologi del Maastricht University Medical Center secondo il quale praticando sport all’aria aperta quando fa freddo, il nostro organismo brucia più calorie di quando compie la medesima attività in periodi più caldi o in ambienti riscaldati.
Secondo i ricercatori, Stephanie Munten, Lucie Ménard, Jeffrey Gagnon, Sandra C.Dorman, Ania Mezouari e Dominique D. Gagnon, il freddo costringe il nostro corpo a consumare un numero maggiore di calorie per mantenere costante la temperatura corporea. A fare da carburante in questo processo di termoregolazione è il tessuto adiposo bruno, che al freddo si attiva e inizia a ‘bruciare’, ovvero a sciogliersi.
La ricerca ha dimostrato che l’esercizio a intervalli ad alta intensità (HIIE) è più efficace dell’esercizio a intensità moderata per aumentare l’ossidazione lipidica acuta e abbassare i lipidi nel sangue durante l’esercizio. L’esercizio in ambienti freddi è noto anche per migliorare l’ossidazione dei lipidi, tuttavia gli effetti immediati e a lungo termine dell’esercizio HIIE al freddo sono sconosciuti. Lo scopo di questo studio era di esaminare gli effetti dello stress da freddo durante HIIE sul metabolismo dell’esercizio fisico acuto e sul metabolismo postprandiale. Ad undici individui è stato chiesto di effettuare sessioni HIIE serali in ambienti sia riscaldati che freddi. La mattina seguente ai partecipanti è stato chiesto di consumare un pasto ricco di grassi. La calorimetria indiretta è stata utilizzata per valutare l’ossidazione del substrato e sono stati ottenuti campioni di sangue venoso per valutare i cambiamenti nei metaboliti non cellulari.
In condizioni di dispendio energetico abbinate, HIIE ha dimostrato tassi di ossidazione dei lipidi più elevati durante l’esercizio al freddo; ma ha influenzato solo marginalmente il metabolismo lipidico postprandiale la mattina seguente. In conclusione, HIIE al freddo sembrava essere meno favorevole per le risposte lipidiche e glicemiche postprandiali.
La conclusione a cui sono giunti i ricercatori è che, a parità di attività fisica, il freddo provoca un consumo calorico fino a cinque volte più alto rispetto al caldo.