L’ondata di caldo inizia a rafforzarsi in Italia. Oggi sono state registrate punte di +22°C al Sud, in particolare al Campania, e punte di +20°C al Centro-Nord. Ma è da domani che l’ondata di caldo entrerà nel vivo: mercoledì 24 e giovedì 25 febbraio saranno i giorni più caldi, con punte di +22-23°C al Centro-Nord.
Di seguito le temperature massime registrate oggi, 23 Febbraio 2021, in alcune località italiane:
- +22°C a Benevento
- +21°C a Caserta, Oristano
- +20°C a Roma, Firenze, Enna, Frosinone
- +19°C a Palermo, Siracusa, Caltanissetta, Pisa, Avellino, Luzzi
- +18°C a Palermo, Napoli, Torino, Cagliari, Sassari, Taranto, Viterbo, L’Aquila, Novara, Monza
- +17°C a Milano, Bologna, Catania, Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Campobasso, Reggio Emilia, Piacenza, Belluno, Trento, Rovereto
- +16°C a Rimini, Imola, La Spezia, Bolzano
- +15°C a Udine, Crotone, Lecce, Ravenna
- +14°C a Bari, Macerata, Vicenza
- +13°C a Verona, Treviso, Ferrara, Ancona
- +12°C a Chieti
- +11°C a Trieste, Pescara
- +10°C a Venezia
Oltre che da un caldo anomalo, la giornata di oggi è stata caratterizzata anche dalla presenza di tanta sabbia del Sahara al Centro-Nord, dove i cieli hanno assunto una sfumatura giallastra e un aspetto polveroso, come dimostrano le immagini satellitari contenute nella gallery scorrevole in alto. “A differenza del fenomeno del 6 febbraio, che è stato molto evidente per via delle nevicate e piogge arancioni, oggi il cielo – fa sapere l’Arpa Valle d’Aosta – è diventato lattiginoso e i nostri strumenti hanno rilevato la presenza delle polveri, non essendo state depositate al suolo per effetto del dilavamento dell’atmosfera“. Il fenomeno è stato accertato tramite uno strumento (Lidar) che si basa sull’emissione verticale in atmosfera di un fascio laser. Innocuo per il traffico aereo e l’uomo, arriva a raggiungere una distanza dalla terra di 15 km. L’apparecchio, spiega l’Arpa, “rispetto al monitoraggio tradizionale effettuato tramite centraline per misurare la concentrazione di inquinanti a pochi metri dal suolo, offre preziose informazioni relative alla distribuzione verticale (profilo) dell’aerosol e contribuisce alla comprensione delle dinamiche di trasporto di masse d’aria su scale spaziali di centinaia di chilometri”.
Dai satelliti, è ben visibile anche la nube di cenere provocata dall’eruzione dell’Etna, che è arrivata anche in Sardegna.