Nuova affascinante scoperta nel sito di Stonehenge: nel cantiere del futuro tunnel stradale sono state rinvenute tombe risalenti all’età del bronzo e ceramiche neolitiche.
“Abbiamo trovato molto: prove sulle persone che hanno vissuto in questo paesaggio per millenni, tracce della vita quotidiana“, ha affermato Matt Leivers, archeologo consulente per la A303 Stonehenge presso Wessex Archaeology. “Ogni dettaglio ci permette di capire cosa stava succedendo in quel paesaggio prima, durante e dopo la costruzione di Stonehenge. Ogni pezzo mette quell’immagine un po’ più a fuoco“.
Tra i preziosi ritrovamenti vi è un referto in scisto rinvenuto in una tomba di 4mila anni fa: “È un oggetto unico. Non ne abbiamo mai visto uno di questo tipo prima. Possiamo solo ipotizzare di cosa potrebbe trattarsi: una coppa cerimoniale intenzionalmente danneggiata prima di essere collocata nella tomba, oppure il cappuccio di un bastone o di una mazza“, ha spiegato Leivers.
Nelle vicinanze è stata scoperta la tomba di un bambino con accanto un piccolo bicchiere. Inoltre, gli archeologi si sono imbattuti anche in ceramiche neolitiche scanalate, selce e corna di cervo.
Tra le scoperte anche le vestigia di un misterioso recinto a forma di C che avrebbe potuto essere un’area industriale preistorica mentre i fossati che lo fiancheggiano contengono selce bruciata, suggerendo un processo di lavorazione del metallo o della pelle in loco, migliaia di anni fa.
La prossima fase degli scavi archeologici inizierà entro la fine dell’anno, durerà circa 18 mesi e coinvolgerà oltre un centinaio di archeologi.
Nel novembre 2020 il governo del Regno Unito ha autorizzato il progetto di ampliamento dell’autostrada A303, che prevede la realizzazione di un tunnel di quasi 3 km che attraverserà la zona del sito archeologico più visitato del Paese.
La costruzione dovrebbe iniziare nel 2023, ma il piano urbanistico da 1,7 miliardi di sterline è oggetto di critiche e polemiche: per molti esperti l’esecuzione di lavori così intrusivi potrebbe causare danni disastrosi a un sito prezioso portando alla perdita di centinaia di migliaia di manufatti.