Da qualche giorno ormai la morte di Diego Armando Maradona è tornata in particolar modo sotto i riflettori. L’ex Pibe de Oro è morto più di due mesi fa ormai, ma ancora si indaga sulle cause del suo decesso. A pochi giorni dalle intercettazioni shock del dottor Luque, è intervenuto un nipote dell’ex stella argentina: “il 24 stava bene, ma non voleva vivere, non si lasciava aiutare. Non so perche’ non ha combattuto come ha sempre fatto. Penso che forse era perche’ non poteva piu’ calciare un pallone“, ha dichiarato a El Clarin Johnny Esposito, figlio di una sorella di Diego Armando Maradona.
“Ho cercato di spronarlo, ma quando mi ha detto ‘Ho gia’ vissuto 60 anni e mi sono privato di molte cose e non voglio continuare cosi”, non so se sentiva (che stava per morire)… Se avessi saputo che era l’ultimo giorno che ho dormito con lui… Ho vissuto con lui. Il 24 di sera, saluto e vado nella mia stanza. C’era il medico, che gli prende le pulsazioni, il controllo quotidiano. Ci siamo salutati: ‘Ci vediamo domani’. Sara’ stato alle undici di sera. Io ero al secondo piano, lui era al piano di sotto per comodita’, per non salire le scale. Sono andato a dormire“, ha spiegato ancora il nipote di Maradona. Il 25 ottobre, “mi sveglio tra le 9 e le 10 del mattino. Scendo giu’, faccio colazione e verso le 11 credo che arrivino i medici e io non… non ho reagito. In realta’, non posso dire molto, ma ci sono persone che lo hanno visto (morto) prima di me (i medici). Quando sono entrato, era gia’ morto. Saranno state le undici e mezza“, ha concluso.