Bill Gates ha fatto una nuova e cupa previsione sulle prossime due catastrofi che l’umanità potrebbe affrontare. Il co-fondatore di Microsoft aveva già avvertito il mondo, nel 2015, della probabilità di una nuova pandemia causata da un virus respiratorio, quale poi si è rivelato essere il coronavirus. In un discorso organizzato da TED e dal titolo “Il prossimo focolaio? Non siamo preparati”, Gates aveva sottolineato che “Se qualcosa ucciderà più di 10 milioni di persone nei prossimi decenni, probabilmente sarà un virus altamente contagioso e non una guerra. Non sono missili, ma microbi“. E dopo cinque anni, nel 2020, è accaduto. Ora, in un’intervista con Derek Muller, conduttore del canale YouTube “Veritasium“, l’imprenditore ha delineato quelle che ritiene siano le prossime minacce mortali che l’umanità dovrà affrontare.
“Uno è il cambiamento climatico. Ogni anno significherebbe un numero di vittime ancora più alto di quello che abbiamo avuto in questa pandemia”, ha detto Gates, parlando poi del secondo pericolo ancora più insidioso: il bioterrorismo, ovvero azioni mirate a provocare pandemie, attraverso la progettazione in laboratorio di virus. Il capo di Microsoft, parlando della sua ‘profezia’ del 2015, ha precisato di non provare alcun tipo di soddisfazione per il fatto che si sia effettivamente avverata. Si chiede, anzi, se avrebbe potuto e dovuto essere più persuasivo nel convincere le persone a prendere più seriamente la minaccia di una pandemia.
Quando gli è stato chiesto da Muller come facesse ad essere così sicuro che si sarebbe verificata una pandemia virale, Gates ha risposto: “Ci sono un certo numero di virus respiratori e ogni tanto ne compare uno. Le malattie respiratorie sono alquanto spaventose perché continui a camminare su un aereo o su un autobus quando sei contagioso, a differenza di altre malattie come l’Ebola, dove stai la maggior parte del tempo in un letto d’ospedale quando la carica virale è alta e rischi di infettare altre persone”.