Perseverance rende Marte più “accessibile”: verso le prime passeggiate virtuali sul Pianeta Rosso con visori 3D e realtà virtuale

Grazie ad un visore 3D e accesso alle immagini stereoscopiche inviate dal pianeta, prima o poi tutti potremmo provare a camminare su Marte
MeteoWeb

Poco più di 24 ore fa, la NASA rilasciava il video dell’atterraggio del rover Perseverance su Marte. Si tratta del primo video in alta definizione e stereoscopico mai girato su un altro pianeta, immagini spettacolari che ci hanno mostrato da vicino il Pianeta Rosso, in particolare il cratere Jezero, luogo dell’ammartaggio. Ora immaginate di compiere una passeggiata virtuale su Marte semplicemente indossando un visore 3D.

Dimenticate i film di fantascienza: tutto questo e’ molto piu’ emozionante”, ha commentato in un tweet l’astronauta Luca Parmitano. Il nuovo rover della NASA e’ equipaggiato con ben 19 telecamere che, con quelle del modulo di discesa, hanno catturato piu’ di 23.000 immagini per un totale di oltre 30 gigabyte: da tutto questo materiale e’ nato il video dei “sette minuti di terrore”, come la NASA chiama il tempo necessario per la discesa attraverso l’atmosfera marziana fino al suolo.

Credit: NASA

E queste immagini potrebbero rappresentare il primo passo verso la possibilità di fare una passeggiata virtuale su Marte, semplicemente avendo a disposizione un visore 3D e accesso alle immagini stereoscopiche inviate dal pianeta. “A questo punto della mia carriera e’ improbabile a pilotare un veicolo spaziale che scende su Marte, ma – ha detto il vicedirettore del programma Perseverance, Matt Wallace – guardando queste immagini si puo’ avere un assaggio di quello che si proverebbe ad atterrare nel cratere Jezero”. “Non abbiamo ancora mai mandato esseri umani su Marte, non e’ dietro l’angolo, ma stiamo mandando tante sonde robotiche che hanno videocamere cosi’ sofisticate da fare riprese ad alta risoluzione”, osserva l’astronomo Amedeo Balbi, dell’Universita’ di Roma Tor Vergata. “Nel caso di Perseverace – prosegue – sono camere stereoscopiche, con le quali si possono costruire immagini 3D. Vale a dire che utilizzando i caschetti per la realta’ virtuale che si usano per i videogiochi ci si puo’ ritrovare in una situazione immersiva che permette di vedere un panorama marziano come se si fosse li’“. Grazie a questa tecnologia, conclude, prima o poi tutti potremmo provare a camminare su Marte.

Condividi