L’immunologa Antonella Viola boccia il vaccino realizzato in collaborazione con Oxford e la Irbm di Pomezia: “Rinuncerei del tutto al vaccino di AstraZeneca. Anzi penso che l’introduzione di questo farmaco danneggerà la campagna vaccinale” ha affermato in un’intervista al Fatto Quotidiano . Quelli di AstraZeneca, ha aggiunto, “hanno avuto una comunicazione non corretta con annunci non supportati dai fatti, hanno commesso errori nei trial clinici, hanno prodotto un siero con efficacia limitata, non hanno presentato dati sufficienti per le persone con più di 55 anni“, “mentre gli altri, Pfizer Biontech e Moderna su tutti, hanno lavorato bene. In questo momento abbiamo due vaccini che sono vicini a un’efficacia del 95%, che possono essere rimodulati in breve tempo rispetto alle varianti del coronavirus SarsCov2, bisogna puntare su quelli. Senza fretta, senza correre, perché non è il contatore dei vaccinati ad essere importante ma la possibilità di raggiungere l’immunità di gregge nel più breve tempo possibile. E AstraZeneca questo obiettivo lo mette a rischio con la sua bassa efficacia, 60%. Se proprio si deve introdurre altri vaccini perché non può esserci una produzione sufficiente di Pfizer e Moderna allora punterei sul russo Sputnik e quando sarà approvato sull’altro americano, Johnson&Johnson, che ha un’efficacia sopra il 70% sul SarsCov2 non mutato, ma ha il vantaggio di essere monodose almeno. Così potremmo raggiungere l’immunità di gregge entro la fine del 2021“.