Mentre la missione Mars 2020 si prepara a sbarcare su Marte con il quinto rover americano, Perseverance, e il primo drone elicottero Ingenuity, la prima macchina che tenterà di volare sul Pianeta Rosso, potremo anche avere il privilegio di ammirare una congiunzione.
Stasera, mentre si verificherà un delicatissimo ammartaggio, potremo anche osservare la congiunzione tra la Luna e Marte: il nostro satellite, a un giorno dal Primo Quarto, si troverà insieme al pianeta nella costellazione dell’Ariete.
Nelle notti di febbraio, inoltre, l’osservazione di Marte è agevole, in particolare nelle prime ore della notte: si può ammirare al calare dell’oscurità a sudovest e seguirne il percorso in direzione ovest, per poi vederlo tramontare nelle ore centrali della notte.
Oggi quindi, “si verificherà una congiunzione, Marte sarà vicino alla Luna: sarà suggestivo seguire la diretta della NASA e magari uscire fuori e vedere l’incontro. Basterà guardare verso sud, lì troveremo la Luna e subito sopra l’oggetto luminoso, rosso, è Marte“: lo ha spiegato ai microfoni di MeteoWeb Sandro Bardelli, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. L’esperto ha segnalato anche un interessante allineamento: “Dalla Luna, se sposteremo lo sguardo verso Marte, proseguendo più su troveremo le Pleiadi, 7 stelle molto piccole e vicine, che sembrano il Grande Carro ma molto più piccolo“.
La missione Mars 2020
Con un sofisticato pacchetto di strumenti scientifici, un braccio robotico, l’elicottero Ingenuity, 25 telecamere e i primi microfoni per registrare il suono sul Pianeta Rosso, la missione Mars 2020 della NASA è la più avanzata mai inviata su un altro pianeta.
L’arrivo su Marte è previsto con l’atterraggio in programma nel cratere Jezero, che in passato ha ospitato l’antico delta di un fiume che potrebbe essere stato in grado di sostenere la vita. Perseverance esplorerà il cratere per almeno un anno, che equivale a quasi due anni terrestri, per cercare tracce di vita o provare che l’antico fiume fosse davvero un ambiente in grado di ospitarla, analizzando il suolo e raccogliendo campioni di roccia che saranno portati sulla Terra da una futura missione di recupero.
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