Marte: come saranno gli insediamenti umani? Gli studenti del Politecnico di Bari progettano un villaggio

L'idea di base dei neodottori in Architettura deriva dall'utilizzo delle risorse e dei materiali (regolite) presenti su Marte
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Sei studenti del Politecnico di Bari si sono laureati in architettura con un progetto di ricerca su un primo insediamento dell’uomo su Marte: la tesi è stata intitolata “Hive Mars” (alveare marziano) in riferimento alla conformazione geologica del sottosuolo a nido d’ape del luogo prescelto per l’insediamento, “Hellas Planitia“, nell’emisfero Sud del Pianeta Rosso. Il concetto di alveare è stato richiamato anche dal principio di aggregazione dei moduli abitativi che riprendono la figura geometrica esagonale.
E’ stata anche ipotizzata una data per vedere l’opera in fase di allestimento, il 2066, considerando che la prima missione spaziale dell’uomo su Marte è attesa attorno al 2030.
La tesi, nata nel laboratorio di Tesi di Progettazione Architettonica del Dipartimento di Ingegneria civile e dell’Architettura, “è la prima in Italia dedicata alla Space Architecture“.
Al progetto si sono dedicati 6 studenti del Politecnico: Alessandro Angione di Molfetta (Bari), Federica Buono, Valenzano (Bari), Ivana Fuscello e Isabella Paradiso, Andria (BAT); Mirha Vlahovljak e Hana Ze?evi? di Sarajevo (Bosnia ed Erzegovina).
L’idea di base dei neodottori in Architettura deriva dall’utilizzo delle risorse e dei materiali (regolite) presenti su Marte: ciò rappresenta la capacità fondamentale per la progettazione e costruzione di strutture permanenti e semipermanenti sul Rianeta Rosso, ma anche sulla Luna.

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