Mancano oramai 3/4 giorni dall’inizio della possibile azione più fredda su buona parte dell’Europa e anche su gran parte del nostro Bacino. Previsioni meteo invernali, quindi, che si fanno sempre più concrete oltre che per la distanza temporale che si accorcia sempre più, anche per l’unanimità da parte di tutti centri di calcolo nel prospettare un’azione meridiana tipicamente invernale. Naturalmente, dato il periodo stagionale oramai di fine inverno, l’entità del freddo messo sul piatto, non sarà verosimilmente eclatante: se una configurazione come quella prospettata e rappresentata mediamente dell’immagine in evidenza, si fosse presentata in gennaio o anche in febbraio, certamente avremmo vissuto una cruda fase di freddo e di neve diffusa sin sulle coste. Le dinamiche, in questa fase stagionale, sono molto più frenetiche e, in termini di forze termiche, specie alle medie basse latitudini continentali come le nostre, stanno iniziando a prendere il sopravvento quelle più calde primaverili.
Tuttavia, nonostante la stagione invernale oramai avanzata, in presenza di un impianto barico come quello prospettato, certamente una buona dose di aria fredda raggiungerebbe anche il Mediterraneo centrale e un po’ tutta l’Italia, forse meno soltanto gli estremi settori meridionali. Una dose di aria fredda sufficiente, stando sempre alle dinamiche attuali, per apportare nevicate certamente collinari ma, in diversi casi, anche fino a bassa quota, soprattutto sulle regioni centro-settentrionali e, di più, su quelle centrali. Un primo impulso più freddo è atteso, come già evidenziato in altra sede, tra domenica pomeriggio-sera e lunedì (riferimento termico e barico al suolo, prima immagine interna). Questo magari potrebbe essere più fugace e apportare rovesci diffusi, localmente anche di buona intensità da Nord, specie Nordest, verso il Centro Sud, ma poi in rapida evoluzione verso la Grecia. Potrebbero già comparire prime “fioccate” in media-alta collina sui rilievi centro-orientali del Nord e poi sul Centro Nord Appennino. Possibile una pausa verso martedì 16, ma da mercoledì 17 e fino a venerdì 19, probabilmente è attesa la fase instabile più intensa e naturalmente a carattere moderatamente freddo.
Le previsioni meteo computerebbero l’innesco di una bassa pressione tra la Sardegna e il medio-basso Tirreno poi in avanzamento verso Est (riferimento termico e barico al suolo, seconda immagine interna), la quale potrebbe portare una fase di maltempo invernale seria, con neve fino a quote di bassa collina, soprattutto sulle regioni centrali, ma neve collinare anche su Campania, Nord Puglia e Lucania. Una novità traspare nell’aggiornamento serale per i giorni successivi, quindi verso il fine settimana 20/21 marzo, quello che segnerà, tra l’altro, l’equinozio di primavera. Dopo i rovesci e le possibili nevicate collinari sulle regioni centrali e in parte meridionali, la saccatura fredda potrebbe penetrare con più impeto sul nostro bacino, al punto da sfondare anche verso i settori occidentali e andare a innescare basse pressioni sull’Ovest Mediterraneo, verso le Baleari e la Penisola Iberica. Anche se inizialmente l’instabilità potrebbe essere più a Ovest rispetto all’Italia, successivamente, un possibile riassorbimento della sacca depressionaria verso Est, potrebbe portare azioni depressionarie di nuovo verso le nostre regioni e, in questo caso, magari, con piogge e nevicate fino a bassa quota sulle aree settentrionali. Insomma, previsioni meteo all’insegna dell’inverno su gran parte del paese e, paradossalmente, proprio verso l’inizio della primavera astronomica. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare la fase invernale attesa per la prossima settimana, apportando quotidiani aggiornamenti.
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