Un composto organico aromatico e un tipo di fenolo largamente utilizzato come conservante, potrebbe danneggiare il sistema immunitario dei consumatori: a denunciarlo, in un articolo pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, sono gli scienziati dell’Environmental Working Group (EWG).
Si tratta del TBHQ, terz-butil-idrochinone, ed è un conservante pervasivo utilizzato per diversi decenni per aumentare la durata di conservazione di un prodotto.
“Questo risultato è di particolare preoccupazione durante la pandemia di coronavirus che ha contribuito a polarizzare l’attenzione pubblica e scientifica sui fattori ambientali che possono avere un impatto sul sistema immunitario,” ha spiegato Olga Naidenko, vicepresidente dell’EWG.
I ricercatori hanno utilizzato i dati del Toxicity Forecaster dell’Agenzia per la protezione ambientale, o ToxCast, per valutare i rischi per la salute di diverse sostanze chimiche aggiunte al cibo o agli imballaggi alimentari: il team ha analizzato tutti gli studi disponibili che mostrano come i materiali di conservazione possano migrare verso il cibo dai materiali di imballaggio o dalle apparecchiature di lavorazione. Si è quindi scoperto che la sostanza può influenzare le proteine delle cellule immunitarie e provocare danni all’organismo.
Nel 2017, test condotti negli USA hanno dimostrato che molte catene di fast food hanno utilizzato involucri, sacchetti e scatole per alimenti rivestiti con sostanze chimiche altamente fluorurate: per tale motivo gli scienziati sottolineano l’importanza di condurre ulteriori ricerche in modo da comprendere come questi composti possano interagire con il sistema immunitario.