La maggioranza, con la mediazione del ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà – e dopo il via libera del premier Mario Draghi – ha raggiunto un’intesa sul nodo del coprifuoco. L’intesa è stata raggiunta sul seguente testo: Si “impegna il Governo a valutare nel mese di maggio, sulla base dell’andamento del quadro epidemiologico oltre che dell’avanzamento della campagna vaccinale, l’aggiornamento delle decisioni prese con il decreto-legge n. 52 del 2021, anche rivedendo i limiti temporali di lavoro e spostamento“. L’accordo raggiunto nella maggioranza sarebbe stato messo nero su bianco nella proposta di riformulazione dell’ordine del giorno di Fratelli d’Italia sul coprifuoco. Tuttavia, viene ancora spiegato, Fratelli d’Italia ha fatto sapere al governo che non avrebbe accettato la riformulazione, il che avrebbe comportato la messa in votazione del testo originario dell’odg, che prevede l’abolizione del coprifuoco. da qui la richiesta di nuovo rinvio dell’Aula e nuova riunione di governo e maggioranza. Viene comunque confermato che la maggioranza ha trovato un accordo sul possibile superamento del coprifuoco a maggio, alla luce dei dati epidemiologici e della campagna vaccinale.
“Proseguiamo con il nostro ordine del giorno” sul coprifuoco, “noi vogliamo certezze per gli italiani, non chiacchiere per buttare la palla avanti“. Lo dice il capogruppo di FdI Francesco Lollobrigida, interpellato sull’ordine del giorno di maggioranza.
Il governo intanto ha proposto ufficialmente la riformulazione dell’ordine del giorno di Cambiamo, a prima firma del deputato Silli, che accetta la riformulazione. Il tsto originario recitava: “Impegna il governo a valutare l’opportunita’, nella prossima annunciata definizione delle nuove misure connesse all’emergenza sanitaria, di definire un puntuale calendario di riaperture caratterizzato da un orizzonte temporale esteso, anche alla luce del progredire dell’attuazione del piano vaccinale, che consenta agli operatori piu’ danneggiati di pianificare con adeguato anticipo la definitiva ripresa delle attivita’, indicando inoltre il prossimo 3 maggio quale data simbolica di ritorno al lavoro e alla vita libera“. Con la riformulazione il tsto diventa: Si “impegna il Governo a valutare nel mese di maggio, sulla base dell’andamento del quadro epidemiologico oltre che dell’avanzamento della campagna vaccinale, l’aggiornamento delle decisioni prese con il decreto-legge n. 52 del 2021, anche rivedendo i limiti temporali di lavoro e spostamento“.
Coldiretti: “stop coprifuoco vale l’80% del fatturato dei ristoranti”
o stop al coprifuoco aiuta le aperture serali a cena che valgono da sole, con l’arrivo della bella stagione e la ripresa del turismo, l’80% del fatturato di ristoranti, pizzerie ed agriturismi. È quanto stima la Coldiretti in riferimento all’ordine del giorno della maggioranza alla Camera che impegna il governo a valutare nel mese di maggio l’orario del coprifuoco sulla base dell’andamento del quadro epidemiologico. “Il superamento del coprifuoco – sottolinea l’associazione in una nota – è importante per tutte le realtà della ristorazione a partire dagli 24mila agriturismi particolarmente colpiti dai limiti di orario perché situati nelle aree rurali lontani e quindi raggiungibili in tempi più lunghi dagli ospiti provenienti dalle città”. “Una misura attesa dopo mesi di lockdown che – precisa la Coldiretti – hanno privato gli italiani di una componente importante della socialità e tagliato pesantemente i redditi degli operatori con un crollo del fatturato della ristorazione del 42% nel 2020. Un beneficio che – conclude l’associazione – si trasferisce a cascata sull’intera filiera con 1,1 milioni di tonnellate di cibi e di vini invenduti dall’inizio della pandemia”.