E’ tornato il maltempo come ampiamente previsto al Centro/Sud, e in modo particolare tra basso Lazio e Campania dove oggi sono caduti 44mm di pioggia a Formia e Montevergine, 43mm a Ravello, 42mm a Summonte, 40mm a Ospedaletto d’Alpinolo, 36mm a Salerno e Procida, 35mm a Fondi e Vietri sul Mare, 30mm a Cava de’Tirreni, 27mm ad Avellino ed Ischia. Precipitazioni nelle ultime ore anche in Puglia, Calabria e Sicilia, seppur più deboli, in una giornata dal clima tipicamente autunnale con cielo completamente coperto da un compatto strato di nubi che hanno oscurato il cielo e mantenuto le temperature massime su valori invernali. A Napoli, Salerno, Foggia, Brindisi e Termoli la temperatura non ha superato addirittura i +14°C, a Taranto e Lecce ha raggiunto appena i +15°C, a Catania in Sicilia i +16°C come se fossimo a gennaio o febbraio. Ancora più freddo a Catanzaro e Avellino, che non sono andate oltre i +13°C, ma la città più fredda è stata Matera dove la massima s’è fermata ad appena +11°C.
Domani, Venerdì 23 Aprile, nel giorno di San Giorgio, al Sud sarà una giornata pienamente invernale. Le temperature diminuiranno ulteriormente e avremo forti piogge e temporali soprattutto su Basilicata, Calabria, Sicilia, ma anche nel settore meridionale della Campania e su gran parte della Puglia. Instabilità diffusa anche in Abruzzo, Molise e Sardegna con temporali pomeridiani anche nel cuore del Lazio, sui Castelli Romani fino a Roma città.
Le precipitazioni più intense e abbondanti colpiranno Sicilia, Calabria e Basilicata come possiamo osservare dalle carte del modello Moloch dell’ISAC-CNR che evidenziano il rischio di violenti nubifragi in mattinata su Palermo e poi su tutta la Sicilia tirrenica nel pomeriggio, quando le precipitazioni più intense si saranno estese anche al siracusano e all’Aspromonte jonica. Precipitazioni abbondanti anche nel nord della Calabria, in provincia di Cosenza.
Anche le temperature diminuiranno ulteriormente, tanto che soprattutto nel pomeriggio/sera di Venerdì si verificheranno bufere di neve alle quote più alte dei rilievi appenninici, non solo sull’Etna oltre i 2.300/2.400 metri ma anche tra Pollino e Sila oltre i 1.700/1.800 metri. Per monitorare il maltempo in atto, ecco le migliori pagine del nowcasting: