In Europa l’inquinamento è tornato ai livelli pre-pandemia: in Italia “rimbalzo” evidente in Pianura Padana e nelle aree di Roma e Napoli

I dati satellitari del programma europeo Copernicus indicano che l’inquinamento è tornato ai livelli pre-pandemia in Europa
MeteoWeb

Il lockdown in cui l’Europa è piombata durante la primavera del 2020 aveva comportato un drastico calo dell’inquinamento atmosferico sul continente ma con la ripresa delle attività i livelli hanno subito recuperato. A marzo 2021, l’inquinamento dell’aria in Europa e’ tornato ai livelli pre-pandemia.

Il satellite europeo Sentinel-5P, il primo dedicato al monitoraggio dell’atmosfera nell’ambito del programma di osservazione della Terra Copernicus di Commissione europea e Agenzia spaziale europea (ESA), ha rilevato il ‘rimbalzo’ delle concentrazioni di biossido di azoto, un gas prodotto in gran parte dal traffico veicolare e dall’attivita’ industriale.

Le immagini mostrano in rosso la concentrazione media mensile di biossido di azoto rilevata sul Vecchio Continente nei mesi di marzo 2019, 2020 e 2021. Dal confronto emerge come il gas, dopo una marcata riduzione dovuta ai lockdown del 2020, sia ora tornato ai livelli antecedenti l’emergenza. Questo e’ evidente anche a Bruxelles, in Belgio, dove il biossido di azoto nel 2020 si era ridotto del 36%. Anche in Italia il cambiamento e’ marcato: nel marzo 2021, sono in evidenza la Pianura Padana, ma anche le aree di Roma e Napoli.

I dati erano ampiamente attesi dagli esperti dell’ESA, che un mese fa avevano gia’ osservato questo stesso fenomeno nella parte centro-orientale della Cina.

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