Giornata Mondiale della Terra: i fiumi e i laghi ‘archeologici’ d’Italia [FOTO]

“In Italia abbiamo un patrimonio di acque interne, che va dal ruscello, ai fiumi e ai laghi, che è eccezionale e va valorizzato. E non mancano i musei, grandi e piccoli, che custodiscono veri tesori. Ecco l’esempio del Lago di Como”
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Nella Giornata Mondiale dell’Acqua, Archeoclub d’Italia pone l’accento sulla risorsa acqua ed in particolare sul patrimonio archeologico sommerso e rilancia l’importanza dell’Italia come sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua.

Archeoclub d’Italia sostiene ampiamente la candidatura dell’Italia a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua. In occasione del Forum Mondiale dell’Acqua siamo pronti ad elaborare un progetto di valorizzazione degli Acquedotti Romani con l’obiettivo di censirli, studiarli e capirne le dinamiche. Siamo pronti a mettere in campo le nostre 150 sedi territoriali. Siamo disposti ad organizzare un grande evento mettendo insieme gli esperti di Acquedotti romani. In queste ore stiamo lanciando dalla Costiera Amalfitana il Geo – Archeo –Trekking, in grado di mettere insieme le caratteristiche geologiche di un luogo con la narrazione, l’archeologia e il cammino, il trekking fatto immergendosi non solo nella bellezza naturalistica ma anche in quella archeologica. Lungo il Sentiero dei Limoni, partendo dalla Collegiata di Maiori è possibile fare Geo – Archeo – Trekking un nuovo modo di leggere il territorio, una grande opportunità di capire come usavano l’acqua i romani, gli arabi terminando il trekking alla Villa Marittima Romana di Minori, risalente al Primo Secolo d.C. e circondata da limoneti antichi! Un sentiero lungo il quale si possono toccare le canalizzazioni antiche”. Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia

Un sentiero, quello dei Limoni, ideato da Michele Ruocco con amore e passione e che anticamente collegava Maiori a Minori.

E l’Italia è davvero un grande laboratorio sulla mitigazione dei rischi idrogeologici ma anche nel campo della valorizzazione della risorsa.

Fiumi “archeologici”

“L’Italia ha dei veri “fiumi archeologici”, un Paese che non finisce mai di sorprendere: i laghi conservano un importante patrimonio archeologico ma abbiamo anche i “fiumi archeologici” del Nord Italia, mentre il Mare del Sud è un vero museo in grado di tutelare un grande patrimonio archeologico. E proprio questo patrimonio archeologico sommerso è in grado di raccontarci cambiamenti climatici – ha proseguito Santanastasio – e essere memoria del Mediterraneo. Assegnare la sede all’Italia del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua significherebbe un grande riconoscimento per il Mediterraneo, per la sua storia e per i suoi popoli. Nella Dora Baltea ad esempio trovati interventi realizzati su progetto di Leonardo Da Vinci. Tutti i fiumi del Nord Italia hanno interesse archeologico: erano le vie di comunicazione.

Sono “fiumi archeologici” davvero interessanti nel nostro Paese come: Po, Orco, Dora Riparia, Dora Baltea, Tanaro, Ticino, Oglio, Mincio, Adige, Bacchiglione, Brenta, Livenza, Lemene, Stella, Timavo. Ogni fiume del Nord Italia è un vettore di dati archeologici. Nel fiume Oglio a sud tra Brescia e Bergamo, trovate piroghe medioevali intatte. Sul Livenza è stato invece trovato un bellissimo esemplare di bacile, di brocca panciuta della seconda metà del 400. Nell’Adige è uscita una struttura immensa. Si tratta di un sistema di Torri e trovate anche imbarcazioni del ‘600. Poi ci sono anche i Laghi. Ad esempio nel Lago di Viverone, in Piemonte, trovato un villaggio palafitticolo lacustre risalente a 4000 anni fa. In Italia abbiamo le straordinarie esperienze della Soprintendenza del Mare in Sicilia, con ritrovamenti archeologici di notevole importanza per la storia di tutto il Mediterraneo, ma anche dell’area Flegrea in Campania con il Parco Archeologico sottomarino di Baia ed ancora Ischia con l’affascinante storia di Arenaria”.

Ad esempio il Lago di Como e non solo! In Campania rinvenute vasche termali di epoca romana.

“In Italia abbiamo un patrimonio di acque interne, che va dal ruscello, ai fiumi e ai laghi, che è eccezionale e va valorizzato. E non mancano i musei, grandi e piccoli, che custodiscono veri tesori. Nelle acque del Lago di Como oltre ad un’importante biodiversità e al Cristo degli Abissi c’è anche la storia di un misterioso relitto, in fondo al lago da 101 anni. Si tratta della batisfera sperimentale inventata dall’ingegnere triestino Francesco Kalin – ha affermato Filippo Avilia, professore di Archeologia Subacquea presso la Università IULM di Milano, Direttore Tecnico di Marenostrum di Archeoclub d’Italia, struttura specialistica di GeoArcheologia – capace di raggiungere profondità impensabili al tempo. A causa di un incidente, in cui perse la vita anche un operatore, giace sul fondale, a 130 metri, con i resti di un’imbarcazione che volevano recuperare. Gli 8000 e più chilometri di costa in possesso dell’Italia pongono il nostro paese come valida proposta per la candidatura al forum dell’acqua. Le coste italiane costituiscono un patrimonio unico non solo dal punto di vista geologico e biologico ben preservati nelle aree marine sommerse presenti lungo le coste italiane ma soprattutto dal punto di vista culturale in quanto i mari italiani sono un vero e proprio museo sommerso. Se come diceva lo storico francese Fernad Braudel il Mediterraneo è uno dei mari più antichi come frequentazione, l’Italia costituisce la vetrina di museo con porti sommersi, e relitti di varie epoche, a testimonianza delle civiltà che hanno percorso questo mare. E non è un caso che l’archeologia subacquea in Italia ha avuto un grosso impulso con il grande studioso Nino Lamboglia e le sue prime esperienze in Liguria e in Campania (Baia)”.

E domani altro importante WeBinar nell’ambito del Giubileo di Archeoclub d’Italia: “Il Miglioramento delle prestazioni energetiche nel recupero del Patrimonio Architettonico Storico”. Diretta alle ore 18 sulla pagina Facebook di Archeoclub d’Italia. Il webinar è a cura della Sede “Padre Emilio D’Angelo” di Corato

Introducono:

Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia Aps
Michele Iacovelli – Presidente Sede Locale Archeoclub di Corato

Modera: Anna De Palma – Architetto – Specialista in Beni Architettonici e del Paesaggio

Relatori: Keoma Ambrogio – Architetto – Docente di Fondamenti di Restauro architettonico – Università di Ferrara – “Energia e restauro. Per un approccio consapevole”;Marta Gnone – Architetto – Funzionario presso il Segretariato Regionale del MiC per Liguria – “Conservazione di infissi storici e risparmio energetico”; Alessandra Pili – Architetto – Esperta in conservazione preventiva e programmata per il patrimonio culturale – “Microclima e conservazione, il ruolo dell’utente nella gestione degli edifici storici”; Daniela Petrone – Architetto – Vice Presidente A.N.I.T. “Associazione Nazionale Isolamento Termico e acustico” – “I requisiti energetici per gli edifici storici”.

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