Islanda, si aprono nuove fessure intorno al vulcano Fagradalsfjall: nuovi fiumi di lava nella Penisola di Reykjanes [FOTO]

Islanda, si aprono nuovo fessure intorno al vulcano Fagradalsfjall in eruzione: la lava scorre veloce in uno stretto fiume di lava nella valle Meradalir
/
MeteoWeb

Due nuove fessure vulcaniche si sono aperte nel sito dell’eruzione del vulcano Fagradalsfjall, nella Penisola di Reykjanes, nell’Islanda sudoccidentale. Le due fessure si trovano a circa 700 metri dai crateri eruttivi. Le nuove fessure sono lunghe circa 200 metri complessivamente e il flusso di lava è di circa 7m³/s. La lava che sgorga da esse non è viscosa e scorre veloce in uno stretto fiume di lava nella valle Meradalir, a est delle fessure, dove si sta formando un nuovo campo di lava, comunica l’Istituto Meteorologico Islandese (IMO). L’area è stata evacuata.

Nella gallery scorrevole in alto, le immagini delle nuove fessure eruttive che si sono aperte in Islanda.

Le fessure possono essersi formate per due motivi:

  • il flusso di magma che sta alimentando l’eruzione stava per essere bloccato e ha trovato un nuovo punto debole tramite cui raggiungere la superficie
  • l’intrusione di magma si stava lentamente chiudendo poiché il magma all’interno si stava raffreddando e questo ha “spremuto” il fluido rimanente.

L’eruzione del vulcano Fagradalsfjall al momento non mostra segni di rallentamento. Dall’inizio dell’eruzione il 19 marzo scorso, si sono formati due coni intorno ai due condotti attivi. Un’analisi dei suoi prodotti vulcanici suggerisce che il magma scorre da una profondità di 17-20km ed è uno dei più primitivi mai osservati prima.

Il flusso di lava dai vulcani a scudo è generalmente lento, ma può continuare a lungo, persino per anni. Un simile scenario non può essere escluso per quanto riguarda l’eruzione del vulcano Fagradalsfjall in atto, secondo il geologo Magnús Á. Sigurgeirsson. Descrivendo la composizione del magma come primitiva, i geologi intendono che i suoi composti sono più simili a quelli emessi dal mantello della Terra rispetto a quanto si osserva comunemente. Il magma del vulcano Fagradalsfjall proviene direttamente dal mantello della Terra, senza fermarsi nella crosta terrestre. La sua composizione, dunque, è diversa da quella delle tipiche eruzioni fissurali nella Penisola di Reykjanes: è più sottile e più ricco di CO2.

L’inizio di decenni di eruzioni?

Questa eruzione potrebbe segnare l’inizio di qualcosa di più grande. Le evidenze dai racconti storici e dagli antichi flussi di lava mostrano che ogniqualvolta quest’area ha sperimentato un grande aumento dell’attività sismica, sono seguite eruzioni vulcaniche per circa 100 anni. “La quantità di energia sismica rilasciata per questa piccola eruzione è sproporzionatamente grande”, afferma Dave McGarvie, vulcanologo della Lancaster University. Potrebbe esserci stata una notevole quantità di movimenti tettonici nella penisola, il che significa che altre sacche di magma potrebbero raggiungere la superficie.

I resoconti storici e gli strati di antica roccia vulcanica suggeriscono che ogni volta che quest’area ha sperimentato un significativo aumento dei terremoti, si è arrivati a diversi decenni di eruzioni, che saltano da fessura a fessura in tutta la penisola.

Condividi