Cresce negli Stati Uniti d’America la fronda contro l’ipotesi di un passaporto vaccinale, a tutela di privacy e libertà individuali. Il governatore repubblicano del Texas, Greg Abbott, ha firmato un ordine esecutivo che mette al bando l’utilizzo di passaporti vaccinali da parte di enti statali e attività private nello Stato come prerequisito per l’accesso ai loro servizi. La presa di posizione di Abbott affianca il Texas alla Florida, il cui governatore, Ron DeSantis, ha preso posizione a sua volta contro l’adozione di passaporti o certificati di vaccinazione come discriminante per l’accesso a beni e servizi. Secondo DeSantis, i passaporti vaccinali creerebbero “una società a classi sulla base della vaccinazione“.
L’ordinanza firmata dal governatore del Texas proibisce la richiesta del passaporto vaccinale a tutti gli enti pubblici texani, e a tutte le entità private che ricevano una qualunque forma di contributo o finanziamento pubblico. “Ogni giorno, sempre più cittadini texani stanno tornando alla normalità grazie a vaccini sicuri ed efficaci contro la Covid-19. Tuttavia, come ho sempre affermato, questi vaccini sono sempre volontari, e mai una scelta obbligata. Il governo non dovrebbe chiedere ad alcun texano di esibire una prova dell’avvenuta vaccinazione, o di rivelare una qualunque informazione sanitaria personale, come requisito per condurre la propria vita quotidiana“.
L’infettivologo Anthony Fauci, esperto di riferimento della Casa Bianca per la risposta alla pandemia di coronavirus, ha dichiarato lunedì 5 aprile, che il governo federale non intende imporre l’obbligo del passaporto vaccinale per viaggiare o condurre affari dopo la pandemia.