Manifestazione “Io Apro” a Roma: cassonetti rovesciati e slogan contro il governo, gruppo caricato dalle forze dell’ordine [FOTO]

Manifestazione del movimento "Io Apro" a Roma contro le chiusure delle attività commerciali: un gruppo di manifestanti che aveva bloccato il traffico sul Muro Torto è stato caricato dalle forze dell'ordine
  • Foto di Giuseppe Lami / Ansa
  • Foto di Claudio Peri / Ansa
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Al grido di ‘liberta” un gruppo di manifestanti del movimento “Io Apro” ha percorso in corteo Via del Corso, diretti verso piazza del Popolo, alcuni sventolando bandiere tricolore. Durante il percorso sono stati rovesciati monopattini e cassonetti (vedi foto della gallery scorrevole in alto). I manifestanti hanno urlato slogan contro il governo. Un gruppo di manifestanti che aveva bloccato il traffico sul Muro Torto è stato caricato dalle forze dell’ordine a piazzale Flaminio.

La protesta dei manifestanti è terminata in via del Campo Marzio, alle spalle di Montecitorio. Il gruppo, composto da almeno un centinaio di persone, aveva intenzione di raggiungere il Parlamento ma è stato bloccato dallo schieramento delle forze dell’ordine.

Il movimento “Io Apro” è nato per protestare contro la chiusura delle attività commerciali a causa della pandemia da SARS-CoV-2. Ieri la Questura di Roma aveva avvisato che la manifestazione non era autorizzata, in quanto Piazza Montecitorio era già occupata da un’altra manifestazione. La manifestazione di “Io Apro” ha chiamato a raccolta 400 tra ristoratori, commercianti, artigiani, lavoratori del turismo e dello sport, secondo le stime della Questura.

Un gruppo pacifico il cui obiettivo era una marcia verso Montecitorio per chiedere a gran voce le riaperture degli esercizi commerciali “senza limitazioni“. “Noi dobbiamo riaprire per i nostri figli“, grida una ristoratrice arrivata dalla Sicilia, mentre alcuni chef, che consegnano ai passanti dei cioccolatini, scandiscono: “Noi siamo venuti qua non per fare casino, ma per aprire un dialogo, vogliamo affrontare quanto sta accadendo con la dolcezza”. “Vogliamo un incontro con Mario Draghi o con il ministro Giorgetti – insistono – Il governo Draghi ci deve ascoltare perché siamo capaci di portare avanti l’Italia anche senza di loro”.

Come la scorsa settimana, però, una cinquantina di militanti di Casa Pound si è unito al gruppo, facendo salire alle stelle la tensione. Dopo poco più di mezz’ora, è iniziato il lancio di fumogeni, petardi, bombe carta e bottiglie di vetro contro le forze dell’ordine schierate sul lato di via del Tritone. Una carica di alleggerimento riesce a sedare gli animi. Il bilancio alla fine conta sei persone fermate e 120 indentificate.

Una delegazione di “Io Apro” è stata ricevuta al ministero dell’Economia dal sottosegretario Claudio Durigon. Lo annuncia Umberto Carriera, uno dei leader del movimento.

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