Una meteora è esplosa sull’Antartide 430mila anni fa: oggi un evento simile sarebbe devastante su un’area popolata

La meteora che si è frammentata sull'Antartide 430mila anni fa aveva un diametro compreso tra 100 e 150 metri e probabilmente è esplosa a bassa quota
MeteoWeb

Diciassette minuscole particelle recuperate da una montagna dalla cima piatta nell’Antartide orientale suggeriscono che una roccia spaziale si sia frantumata in atmosfera sul continente ghiacciato circa 430mila anni fa.

I frammenti ricchi di nichel e magnesio sono stati individuati su oltre 6 kg di sedimenti raccolti in cima alla vetta alta 2.500 metri del Walnumfjellet, ha spiegato Matthias van Ginneken, cosmochimico presso l’Università del Kent, in Inghilterra. La loro composizione esotica non assomiglia alle rocce terrestri, ma corrisponde invece alle proporzioni degli elementi visti in un tipo di meteorite chiamato condrite carbonacea, hanno riportato van Ginneken e i suoi colleghi nello studio pubblicato il 31 marzo su Science Advances.

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Credit Scott Peterson/micro-meteorites.com

La maggior parte delle particelle ha dimensioni comprese tra 0,1 e 0,3 millimetri e più della metà è costituita da sferule fuse insieme in globuli di forma strana. Il mix elementare nelle sferule corrisponde strettamente a quello delle particelle trovate in altri due siti remoti in Antartide – uno a più di 2.750 km di distanza – il che suggerisce che tutti i materiali siano stati originati dallo stesso evento. Poiché le altre particelle sono state trovate in carote di ghiaccio e datate a circa 430mila anni fa, il team presume che le particelle appena scoperte sul Walnumfjellet siano cadute nello stesso periodo.

Credit: Van Ginneken et al., doi: 10.1126/sciadv.abc1008

La meteora che si è frammentata sull’Antartide aveva un diametro compreso tra 100 e 150 metri, secondo le simulazioni del team, e probabilmente è esplosa a bassa quota. Le onde d’urto potrebbero aver colpito un’area di 100mila km quadrati della calotta glaciale, ha stimato il team. L’esplosione non ha lasciato un cratere, ma le temperature nei luoghi dove il pennacchio di gas caldi ha raggiunto la superficie terrestre avrebbero raggiunto i 5.000°C, e lo spessore del ghiaccio potrebbe essersi ridotto fino a pochi cm. Un’esplosione simile su un’area densamente popolata oggi provocherebbe milioni di vittime e danneggerebbe gravemente un’area di centinaia di km.

Fonte:

M. Van Ginneken et alA large meteoritic event over Antarctica ca. 430 ka ago inferred from chondritic spherules from the Sør Rondane MountainsScience Advances. Published online March 31, 2021. doi: 10.1126/sciadv.abc1008.

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