Morto Michael Collins, uno dei tre astronauti dell’Apollo 11 che “conquistò” la Luna

Addio a Michael Collins, uno dei tre membri dell'Apollo 11 che nel 1969 portò il primo uomo sulla Luna: Collins non mise piede sul satellite ma in quella missione è ricordato come "l'uomo più solo dell'universo"
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Addio a Michael Collins, uno dei tre membri dell’Apollo 11 che nel 1969 conquisto’ la Luna, portando sul satellite il primo uomo. Collins e’ morto all’eta’ di 90 anni. L’uomo era malato da tempo di cancro e “ha passato i suoi ultimi giorni in pace, con i suoi congiunti al fianco”, ha detto in un comunicato la famiglia. “Mike ha sempre affrontato le sfide della vita con grazia e umilta’, e ha affrontato allo stesso modo quest’ultima sfida”, si legge ancora nella nota.

Collins e’ il secondo astronauta dell’Apollo 11 che scompare. Neil Armstrong e’ morto nel 2012, mentre Buzz Aldrin oggi ha 91 anni. “Caro Mike, dovunque tu sia andato o sarai, avrai sempre il fuoco per portarci abilmente a nuove altezze e verso il futuro. Ci mancherai, riposa in pace”: è il messaggio su Twitter con cui Aldrin ha reso omaggio a Collins, rievocando il ruolo fondamentale del compianto collega nella storica missione della NASA.

La missione Apollo 11

A differenza degli altri due membri della spedizione, Neil Armstrong e Buzz Aldrin, Collins non mise piede sul satellite terrestre. Armstrong diventò il primo uomo a toccare il suolo lunare, Aldrin lo seguì a breve, mentre Collins rimase in orbita ad aspettare i colleghi per tornare sulla Terra. Per questo viene da molti ricordato in quei momenti come “l’uomo più solo” dell’universo.

Michael Collins era alla guida del modulo di comando Columbia, la navicella dalla quale si distaccò il modulo lunare che portò gli altri due astronauti a mettere piede per la prima volta sul suolo del satellite terrestre. Collins restò da solo in orbita intorno alla Luna e successivamente fu artefice del delicato ricongiungimento con il modulo lunare, guidando l’Apollo 11 fino al ritorno sulla Terra. “La cosa che ricordo di piu’ e’ l’immagine del pianeta Terra da grande distanza: piccolo, molto luminoso, blu e bianco. Splendente, bello, sereno e fragile”, racconto’ in seguito.

Collins era nato a Roma il 31 ottobre del 1930, visto che il padre – militare – lavorava in quegli anni all’ambasciata statunitense in Italia. La sua nascita ancora viene ricordata al civico 16 della via nel quartiere Parioli da una targa che celebra “l’intrepido astronauta” di cui la città è “fiera“. La targa fu affissa nell’ottobre del 1969.

Passato per la celebre Accademia militare di West Point, era approdato all’Aeronautica dove era diventato un pilota collaudatore. Nel 1963 era stato scelto dalla NASA per diventare astronauta: la prima missione fu a bordo di Gemini 10, divenendo il quarto essere umano a camminare nello spazio. L’Apollo 11 fu la sua ultima missione: nel 1970, con il grado di generale, lascio’ “il piu’ bel lavoro al mondo” e la NASA – “il piu’ scintillante capitolo della mia vita, ma non il solo” – ed entro’ al dipartimento di Stato. Pochi anni piu’ tardi divenne il direttore dello Smithsonian National Air and Space Museum a Washington, sovraintendendo alla sua costruzione e inaugurazione nel 1976.

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