Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza c’è posto anche per lo Spazio, con la previsione di un investimento di 1,29 miliardi di euro per tecnologie satellitari e economia spaziale.
La misura si trova nella prima delle 6 missioni in cui si articola il documento trasmesso dal governo al Parlamento e dedicata a “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” a cui sono destinati complessivamente 40,73 mld di euro. La missione si articola in 3 componenti: digitalizzazione, innovazione, sicurezza nella PA; digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo con una dotazione di 24,30 miliardi e in cui si colloca l’investimento per lo Spazio; turismo e cultura.
Allo Spazio, si legge nel Pnrr, “è ormai ampiamente riconosciuto il ruolo di attività strategica per lo sviluppo economico, sia per il potenziale impulso che può dare al progresso tecnologico e ai grandi temi di “transizione” dei sistemi economici (ad es. anticipazione delle implicazioni del cambio climatico tramite l’osservazione satellitare), sia per la naturale scala continentale/europea che ne contraddistingue l’ambito di azione e di coordinamento degli investimenti. Analizzando il contesto di mercato globale e le caratteristiche dell’industria spaziale italiana è stato prodotto un Piano Nazionale volto a potenziare i sistemi di osservazione della terra per il monitoraggio dei territori e dello spazio extra-atmosferico e a rafforzare le competenze nazionali nella space economy. Il Piano Nazionale include diverse linee d’azione: SatCom, Osservazione della Terra, Space Factory, Accesso allo Spazio, In-Orbit Economy, Downstream. Le risorse stanziate dal PNRR copriranno una quota degli investimenti definiti per queste linee di intervento“.