Il rover Perseverance della NASA ha scattato una foto domenica scorsa che sembrava mostrare un arcobaleno che si inarcava attraverso il polveroso cielo di Marte. L’immagine mozzafiato è diventata virale in poco tempo sui social, così come la spiegazione dell’arcano, illustrata dalla NASA.
“Molti hanno chiesto: è un arcobaleno su Marte? No. Gli arcobaleni non sono possibili qui. Gli arcobaleni sono creati dalla luce riflessa dalle goccioline d’acqua rotonde, ma qui non c’è abbastanza acqua da condensare, ed è troppo fredda per essere liquida in atmosfera. Questo arco è un riflesso della lente,” hanno scritto martedì i funzionari dell’Agenzia tramite l’account Twitter ufficiale di Perseverance.
Il rover ha catturato la foto utilizzando la sua fotocamera posteriore sinistra: “Ho dei parasole sulle mie Hazcams anteriori, che sono stati considerati mission-critical (ne ho bisogno per spostarmi in avanti e di solito mi muovo in avanti). I parasole non erano considerati essenziali sulle mie Hazcams posteriori, quindi si possono vedere artefatti di luce nelle immagini di queste fotocamere,” è stato spiegato.
Perseverance è atterrato all’interno del cratere Jezero di Marte, largo 45 km, il 18 febbraio. Il rover si sta attualmente preparando a osservare i voli storici del Mars Helicopter Ingenuity della NASA, che è stato recentemente rilasciato dal rover.
La campagna di volo di Ingenuity, progettato per dimostrare che l’esplorazione aerea è possibile su Marte, potrebbe iniziare l’11 aprile, hanno reso noto i funzionari della NASA.
Dopo che Ingenuity avrà finito di volare, Perseverance inizierà a concentrarsi sui propri obiettivi scientifici. Il rover delle dimensioni di un’auto andrà a caccia di segni di vita passata nell’area del cratere Jezero, che miliardi di anni fa ospitava un lago e un delta del fiume.
Perseverance raccoglierà e immagazzinerà anche diverse dozzine di campioni particolarmente promettenti per il successivo ritorno sulla Terra, dove potranno essere esaminati in dettaglio dagli scienziati in laboratori ben attrezzati. Una campagna congiunta NASA-ESA trasporterà questo materiale sulla Terra forse già nel 2031.