Recovery, Colao: “Entro 5 anni banda ultra larga a tutti gli italiani e connessione a un giga con 5G o fibra”

L'appuntamento dell'Italia con il futuro, per ministro per l'innovazione Vittorio Colao, passa per la banda ultra larga e per la connessione del 100% della popolazione
MeteoWeb

Un piano a 5 anni e una sfida che non e’ solo quella delle infrastrutture ma anche quella della formazione digitale. E’ l’impegno del Governo, portato avanti dal ministro per l’innovazione Vittorio Colao. Significa connessione a un Giga per tutti, non importa se arriva con la fibra fino a casa, con il 5G o con una tecnologia mista come la FWA, l’importante, come ha detto anche il premier Mario Draghi è non lasciare indietro nessuno. Ma significa anche la potenza del Cloud al servizio della PA e un’identita’ digitale unica per semplificare la vita delle persone. Colao fissa un tempo limite al 2026. Vuole arrivare in vantaggio di 5 anni rispetto agli altri Paesi europei e individua target precisi: “vogliamo che il 70% della popolazione usi l’identita’ digitale e sia digitalmente abile, vogliamo portare il 75% delle Pa italiane a usare servizi Cloud, raggiungere almeno 80% dei servizi pubblici erogati online e 100% famiglie e imprese raggiunte dalla banda ultra larga”.

“Per la prima volta l’Italia partirebbe avvantaggiata” dice Colao in audizione alla Camera ma sa che la sfida e’ ambiziosa perche’ “in Italia nonostante tutti apparentemente sosteniamo l’innovazione e l’investimento abbiamo pero’ tradizionalmente vissuto resistenze al cambiamento e velocita’ di implementazione degli investimenti molto ridotte”. Siamo in ritardo, oggi solo il 35% del Paese e’ connesso, lasciamo indietro tutti quelli che non hanno accesso alla tecnologia o non hanno le competenze necessarie. E cosi’ la Rete Unica, di cui si parla da anni, diventa la ‘Rete degli intenti’ e il ministro non ne vuole piu’ parlare e ripete “non dobbiamo aspettare gli eventi, ma dobbiamo pianificare, oggi, interventi che i cittadini possano apprezzare nella loro vita quotidiana”.

La tabella di marcia e’ definita. Le nuove gare per la copertura delle aree grigie inizieranno a fine 2021 e l’obiettivo e’ di terminare il processo a inizio 2022. La mappatura, con gli impegni a tre anni degli operatori, iniziera’ a maggio, durera’ 30-45 giorni poi potranno essere fatti i bandi. Le frecce al suo arco sono i fondi del Pnrr anche se non svela i numeri che, secondo rumors, come aveva anticipato sarebbe riuscito a far aumentare, destinando al digitale 49 miliardi di euro. Sul fronte della domanda “attendiamo l’approvazione, da parte della Commissione europea, delle misure relative alla fase 2 dei cosiddetti ‘voucher’ a supporto dell’accesso alla rete di famiglie e imprese. Appena ottenuta, avremo circa 900 milioni di euro a disposizione di imprese e cittadini” spiega Colao. La sfida pero’ non puo’ essere vinta se l’impegno e’ solo del Governo e Colao chiama a raccolta tutto l’apparato amministrativo, centrale e territoriale, le aziende grandi e piccole e tutti i lavoratori e per la prima volta si rivolge anche alle persone, individualmente e chiede di valorizzare “competenze individuali e conoscenze collettive”.

Condividi