Meteo, la stagione degli uragani atlantici “media” rifletterà più tempeste: la NOAA aggiorna i dati utilizzati per le previsioni sul periodo 1991-2020

Meteo, le medie aggiornate per la stagione degli uragani atlantici sono aumentate, con 14 tempeste a cui è stato assegnato un nome e 7 uragani
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Per quanto riguarda le previsioni sulla stagione degli uragani atlantici, il Climate Prediction Center della NOAA utilizzerà il 1991-2020 come nuovo periodo di registrazioni di 30 anni, si legge sul sito della NOAA. Le medie aggiornate per la stagione degli uragani atlantici sono aumentate, con 14 tempeste a cui è stato assegnato un nome e 7 uragani. La media per gli uragani maggiori (categoria 3, 4 e 5) rimane invariata a 3. Le precedenti medie per le tempeste atlantiche, basate sul periodo 1981-2010, erano di 12 tempeste con nome, 6 uragani e 3 uragani maggiori.

La NOAA sta aggiornando la serie di statistiche utilizzate per determinare quando le stagioni degli uragani sono sopra, vicino o sotto la media relativa alle registrazioni climatiche. Questo processo di aggiornamento si verifica una volta ogni decennio.

Credit: NOAA

Questo aggiornamento permette ai nostri meteorologi di fare previsioni per la stagione degli uragani con le statistiche climatiche più rilevanti prese in considerazione. Il nostro lavoro illustra il valore degli investimenti della NOAA nelle tecnologie di prossima generazione per catturare i dati che sono alla base delle nostre previsioni. Questi prodotti sono essenziali per fornire in anticipo al pubblico e alle autorità di gestione delle emergenze informazioni per la preparazione alle tempeste e per raggiungere la missione della NOAA di proteggere la vita e le proprietà”, afferma Michael Farrar, direttore dei National Centers for Environmental Prediction della NOAA.

L’aumento nelle medie potrebbe essere attribuito al generale miglioramento nelle piattaforme di osservazione. Potrebbe essere dovuto anche all’oceano e all’atmosfera in riscaldamento, influenzati dai cambiamenti climatici. L’aggiornamento riflette anche un periodo molto intenso negli ultimi 30 anni, che include molti anni con un’Oscillazione Multidecennale Atlantica (AMO) positiva, che può aumentare l’attività degli uragani atlantici.

Credit: NOAA/GOES-East

“Queste medie aggiornate riflettono meglio la nostra esperienza collettiva degli ultimi 10 anni, che hanno incluso stagioni degli uragani molto attive. Gli scienziati della NOAA hanno valutato gli impatti dei cambiamenti climatici sui cicloni tropicali e determinato che possono influenzare l’intensità delle tempeste. Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio e attribuire gli impatti dei forcing antropogenici e della variabilità naturale sull’attività delle tempeste tropicali”, spiega Matt Rosencrans, che si occupa delle previsioni degli uragani stagionali al Climate Prediction Center della NOAA.

Per quanto riguarda i bacini del Pacifico orientale e del Pacifico centrale, le medie sul periodo 1991-2020 non cambiano. Il bacino del Pacifico orientale resta con15 tempeste con nome, 8 uragani e 4 uragani maggiori, mentre il Pacifico centrale mantiene una media di 4 tempeste con nome, 3 uragani e 2 uragani maggiori.

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