Stromboli: esplosioni di lapilli incandescenti dal vulcano, “hanno raggiunto i 250 metri di altezza”

Eruzioni vulcaniche: Stromboli continua a regalare spettacolo con le continue esplosioni di lapilli incandescenti
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Il vulcano Stromboli continua a regalare spettacolo con le continue esplosioni di lapilli incandescenti.
L’attività è strettamente monitorata dall’INGV di Catania. I vulcanologi, nell’ultimo bollettino relativo alla settimana dal 12 al 18 aprile, hanno precisato che è stata rilevata “attività vulcanica esplosiva normale di tipo stromboliano accompagnata da attività di spattering a tratti intensa all’area N2. La frequenza totale degli eventi ha mostrato valori oscillanti tra livelli medio-bassi (8 eventi/h) e valori medio-alti (18 eventi/h). L’intensità delle esplosioni è stata variabile da bassa a medio-alta all’area craterica Nord e medio-alta a quella Centro-Sud“.
In riferimento agli scenari attesi, gli esperti hanno previsto “attività persistente di tipo stromboliano di intensità ordinaria e discontinua attività di spattering. Non è possibile escludere il verificarsi di esplosioni di intensità maggiore dell’ordinario e\o emissioni laviche. Eventuali variazioni dei parametri monitorati possono comportare una diversa evoluzione degli scenari d’evento sopra descritti. Si sottolinea che le intrinseche e peculiari caratteristiche di alcune fenomenologie, proprie di un vulcano in frequente stato di attività e spesso con persistente stato di disequilibrio come lo Stromboli, possono verificarsi senza preannuncio o evolvere in maniera imprevista e rapida, implicando quindi un livello di pericolosità mai nullo“.
In dettaglio, “all’area craterica Nord il cratere N1, con due punti di emissione, ha prodotto esplosioni di intensità variabile da bassa a medio-alta (talvolta i prodotti hanno raggiunto i 250 m di altezza) di materiale grossolano (lapilli e bombe) frammisto a fine (cenere). Dopo il primo giorno del periodo analizzato (12 aprile) è diminuita sia l’intensità delle esplosioni sia la porzione grossolana a vantaggio della porzione cineritica. La bocca N2 ha mostrato fino al giorno 15 aprile una attività esplosiva d’intensità bassa di materiale fine che è diventato, nel resto del periodo, in prevalenza grossolano con una debole attività di spattering che ha raggiunto il suo apice il giorno 17 aprile con una intensa, a tratti, attività di spattering. La frequenza media delle esplosioni è stata oscillante tra 5 e 13 eventi/h. All’area Centro-Sud sono stati almeno tre i punti di emissione con esplosioni, in prevalenza, di materiale grossolano di intensità media e talvolta alta (i prodotti hanno superato i 250 m di altezza). L’attività esplosiva ha mostrato valori della frequenza media oraria compresi tra 3 e 5 eventi/h“.

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