Dopo incendi e alluvioni, l’Australia colpita da una nuova piaga: un’invasione di topi

Dopo avere affrontato incendi, siccità e devastanti alluvioni, ora l'Australia sta combattendo una nuova piaga: i topi
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Dopo avere affrontato incendi e siccità senza precedenti tra il 2019 e il 2020, così come devastanti alluvioni nei mesi scorsi, ora l’Australia sta combattendo una nuova piaga: i topi hanno invaso il Nuovo Galles del Sud e ora avanzano nel Queensland meridionale, nello Stato di Vittoria e in quello Meridionale, tanto che si stimano danni per diversi milioni di dollari.
I media locali documentano quotidianamente l’infestazione dei roditori con foto e video postati sui social dai residenti: alla base dell’emergenza vi sarebbero le piogge estive, che hanno prodotto inondazioni e raccolti record dopo anni di siccità. Maggiormente colpiti sono infatti i luoghi più colpiti dalla siccità che ha caratterizzato gli ultimi anni: i topi possono sopravvivere alla siccità e moltiplicarsi rapidamente quando vi è nuovamente abbondanza di cibo e acqua. Il loro ciclo riproduttivo è veloce: generalmente iniziano a riprodursi a 6 settimane e danno alla luce una cucciolata da 6 a 10 cuccioli ogni 19-21 giorni.
Nel Nuovo Galles del Sud, Stato australiano tra i più colpiti da incendi, siccità e alluvioni, milioni di topi corrono nei campi coltivati, entrano nelle case, di giorno e di notte, divorano tutto il cibo che trovano, danneggiano i vestiti e mordono le persone, persino i pazienti nei letti di ospedale.
I topi, a loro volta, sono causa di un’altra invasione, quella dei serpenti, tra cui una specie tra le più velenose, il serpente marrone dell’Australia orientale: l’abbondanza di roditori, la loro preda favorita, ha bloccato il ciclo naturale di letargo invernale del rettile che sta circolando ovunque, a caccia perenne di topi ovunque, in strada e dentro gli edifici.
I serpenti, ben nutriti, si stanno riproducendo, facendo temere una nuova emergenza da affrontare nei prossimi mesi.

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