Osservare la biodiversità del mare maldiviano avendo l’impressione di essere all’interno di un sottomarino, scoprire i misteri delle creature che abitano i fondali marini tra pareti ricoperte di specchi, insegnare ai bambini a riconoscere la vegetazione e i pesci che popolano i nostri oceani percorrendo un labirinto.
È stata presentata questa mattina nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nell’Aula magna dell’Università di Milano-Bicocca, “IllusiOcean™”, la mostra ideata e coordinata da Paolo Galli, docente di ecologia dell’Università di Milano-Bicocca. Un viaggio tra le meraviglie dei nostri oceani attraverso l’affascinante mondo delle illusioni, in grado di alterare la nostra percezione della realtà in modo divertente e sorprendente.
Tra gli scopi della mostra dedicata al mare quello di sensibilizzare la società civile, le scuole di ogni ordine e grado, il mondo accademico e la comunità scientifica sull’importanza di raggiungere gli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite per il decennio delle scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile (2021-2030). In particolare l’Obiettivo 14: conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine.
Si tratta di un progetto itinerante che partirà il primo ottobre da Milano per poi spostarsi in altre città italiane. Nel capoluogo lombardo la mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio 2022. I contenuti della mostra saranno presentati anche all’interno del Padiglione Italia durante EXPO2020 Dubai.
Grazie alla collaborazione con Mondadori Media “IllusiOcean™” sarà fruibile anche online, in esclusiva sul sito di Focus, accedendo alla sezione dedicata. Attraverso la modalità immersiva i visitatori potranno navigare all’interno delle stanze delle illusioni e scoprire, lungo il percorso virtuale, numerose curiosità sul mare e sui suoi abitanti.
Il percorso espositivo si snoda lungo tre aree tematiche.
La prima accoglierà sei stanze in cui il visitatore potrà immergersi nel mondo delle illusioni, ciascuna in grado di raccontare un aspetto riguardante il mare: dalla biodiversità degli ecosistemi marini tropicali al problema dell’inquinamento da plastica.
La seconda area ospiterà 30 gigantografie, scattate da alcuni tra i più grandi esperti di fotografia subacquea, tra i quali Massimo Boyer, raffiguranti le suggestive illusioni create dalla natura che rendono ancora più spettacolari i nostri oceani, come il mimetismo di alcune specie di pesci o il fenomeno che genera l’effetto delle cascate sottomarine a Mauritius, nell’Oceano Indiano.
La terza area è dedicata ai lavori svolti dagli studenti del Licei scientifici Vittorio Veneto di Milano e Luigi Cremona di Milano e dell’Istituto tecnico agrario Emilio Sereni di Roma. In questi mesi circa 500 studenti hanno partecipato ai “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento” progettando e realizzando parti della mostra: ricostruzioni di modellini dei fondali marini, giochi scientifici, cartelloni illustrativi, disegni e audio guide per i visitatori.
Grazie alla collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino il visitatore potrà rivivere la magia e l’illusione del cinema grazie a un montaggio di film muti e sonori dedicati al mare. Sarà inoltre possibile ammirare ricostruzioni di modelli di animazione del “precinema” ispirati all’ambiente marino.
Nel corso della presentazione del progetto sono intervenuti Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Paolo Galli, ideatore e coordinatore dell’iniziativa e docente di Ecologia dell’Ateneo, Carlo Mandelli, amministratore delegato di Mondadori Media e Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino.
«La salute del mare è una delle priorità fissate dall’Agenda 2030 dell’Onu che Milano-Bicocca sposa in pieno per essere protagonista del cambiamento. Dal restauro delle scogliere coralline alla ricerca sull’inquinamento marino causato dalla plastica, da tempo i nostri ricercatori studiano soluzioni di sviluppo sostenibile che tutelino i nostri oceani e le sue risorse. Questa iniziativa, grazie all’utilizzo dell’affascinante linguaggio delle illusioni, ci permette di portare il tema della sostenibilità in ambito marino al centro dell’attenzione del grande pubblico» ha dichiarato la rettrice Giovanna Iannantuoni.
«La sostenibilità ambientale e la biodiversità del mare sono due temi molto cari al cinema, dalle origini fino ai nostri giorni – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema-. Il racconto che abbiamo pensato si sviluppa attraverso la magia dei preziosi materiali appartenenti alle nostre collezioni di precinema e la spettacolarità visiva su cui si fonda il grande potere culturale e comunicativo della Settima Arte».
«Natura, ambiente, ricerca e innovazione sono da sempre nel dna del mondo Focus e, con questa collaborazione, si rafforza l’impegno dei nostri brand leader nella divulgazione scientifica anche a favore della promozione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030. Con le proprie iniziative, inoltre, Focus offrirà un contributo attivo per la sensibilizzazione del grande pubblico su temi di stretta attualità, soddisfando la curiosità degli appassionati di scienza, la chiave migliore per scoprire e capire il mondo» ha dichiarato Carlo Mandelli, amministratore delegato di Mondadori Media.
L’esperienza con “IllusiOcean™” non si limita alla mostra. Da questo mese e durante tutto il periodo dell’esposizione, prenderà il via un ricco programma di iniziative promosse da Focus e Focus Junior: laboratori didattici digitali rivolti alle scuole, webinar con scienziati, ricercatori, giornalisti e contenuti speciali sui magazine, per sensibilizzare lettori, docenti e studenti sul mondo marino e approfondire attraverso la lente della scienza i temi dell’iniziativa.
In occasione della presentazione del progetto, per rappresentare l’impegno comune delle istituzioni e dei partner coinvolti, le sedi dell’Università di Milano-Bicocca e di alcune scuole superiori, Palazzo Mondadori e la Mole Antonelliana sono stati illuminati simbolicamente con il colore blu come le profondità dell’oceano.
La mostra è patrocinata dalla Società italiana di Ecologia (It.E).