Dopo diversi giorni di lavoro senza sosta dei vigili del fuoco, è quasi controllo il primo grande incendio dell’anno in Grecia, nell’area dell’habitat naturale protetto di Geraneia, a ovest di Atene. Non sono state segnalate vittime ma numerose case sono rimaste danneggiate e gli esperti parlano di “immenso disastro ecologico“.
“L’incendio è ufficialmente in recessione. E’ questione di ore prima che sia totalmente sotto controllo“, ha dichiarato all’agenzia ANA il portavoce dei vigili del fuoco Vassilis Vathrakogiannis.
Oltre 270 pompieri, supportati da ben 15 aerei, sono ancora schierati sul posto, assistiti dall’esercito, mentre i dirigenti dei vigili del fuoco restano cauti di fronte ad una possibile ripresa delle fiamme sulle pendici delle montagne della Geraneia.
L’incendio, divampato mercoledì sera al largo del Golfo di Corinto, è “uno degli incendi più importanti degli ultimi 20-30 anni, avvenuto all’inizio della stagione” secondo i vigili del fuoco. Le fiamme hanno distrutto oltre 55 km quadrati di pinete.
Associazioni di volontari stanno soccorrendo gli animali ustionati o disidratati, fornendo loro cibo, acqua e medicazioni. Decine di uccelli, tartarughe, ricci, cinghiali, cani, gatti sono stati trovati morti, bruciati vivi o soffocati dal fumo. L’Ong Anima ha spiegato che la situazione è particolarmente preoccupante in quanto il rogo coincide con “la primavera, quando gli animali danno la luce ai loro cuccioli“.
Il WWF ha chiesto al governo di Atene di assumere “serie misure di prevenzione contro gli incendi boschivi“, un’emergenza estiva costante in Grecia, alla quale concorrono la siccità, i forti venti e le temperature che spesso superano i 30°C. Nel 2018 ben 102 persone sono morte a causa di un incendio nella località costiera di Mati, nei pressi di Atene.