Gli impianti di termovalorizzazione offrono una notevole protezione ambientale, riducono le emissioni di gas serra e svolgono un importante ruolo complementare negli sforzi per il riciclaggio, secondo un nuovo rapporto della Grove School of Engineering del City College of New York, che esamina gli studi scientifici più recenti del settore.
Il rapporto, dal titolo “La verità scientifica sui termovalorizzatori”, a cura dell’ingegnere chimico Marco J. Castaldi, del City College of New York, offre una valutazione sull’influenza dei termovalorizzatori sulla sostenibilità ambientale e sulla saluta pubblica. Il mondo ha attualmente più rifiuti che in qualsiasi altro momento della storia, con gli USA che generando quasi 300 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno. Gli impianti di termovalorizzazione generano energia rinnovabile da rifiuti non riciclabili e non compostabili che altrimenti finirebbero nelle discariche. Il rapporto di Castaldi fa notare che la quantità di rifiuti nelle discariche può essere ridotta fino al 90% se si impiegano i termovalorizzatori.
Analizzando i risultati di un’ampia gamma di studi di ricerca indipendenti condotti in tutto il mondo, il rapporto fa da guida dettagliata per i decisori politici e i comuni che stanno valutando i vantaggi scientifici dei termovalorizzatori e il loro ruolo nelle iniziative di gestione sostenibile dei rifiuti.
“La termovalorizzazione è l’alternativa migliore allo smaltimento in discarica dei rifiuti solidi urbani che non sono riciclabili. Con 76 impianti di termovalorizzazione negli USA e 410 in Europa, i termovalorizzatori sono una tecnologia collaudata per il riscaldamento, il raffreddamento, i processi industriali e la produzione di energia elettrica che sostituisce i combustibili fossili e allo stesso tempo, ha un impatto ambientale notevolmente più basso (gas serra) rispetto alle discariche. I termovalorizzatori hanno anche il beneficio aggiunto di distruggere i materiali contaminati che contengono patogeni e virus”, si legge nel rapporto.
Ecco i punti salienti del rapporto:
- Sebbene le discariche siano l’alternativa principale ai termovalorizzatori, il metano emesso dalle discariche è il secondo fattore più grande che contribuisce ai cambiamenti climatici globali. I nuovi dati dimostrano che il metano è persino più dannoso di quanto si pensasse.
- Ogni tonnellata di rifiuti trattata nei termovalorizzatori evita una tonnellata di emissioni equivalenti di CO?, quando è inclusa la riduzione di gas serra derivante dal riciclaggio dei metalli recuperati.
- Studi indipendenti dimostrano che la salute umana non è influenzata negativamente dai termovalorizzatori. Inoltre, gli impianti di termovalorizzazione negli USA e nel mondo funzionano bene nel rispetto degli standard ambientali. I dati dimostrano che le loro emissioni sono oltre il 70% al di sotto dei limiti normativi.
- La tendenza prevalente nel mondo è la crescita degli impianti di termovalorizzazione per gestire la crescente quantità di rifiuti, estraendo energia e materiali di valore per il riciclaggio.
- Ci sono 76 impianti di termovalorizzazione negli USA che trattano quasi 94.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani al giorno, producendo energia sufficiente ad alimentare l’equivalente di 2,3 milioni di case.
“Negli ultimi anni, è diventato evidente che i decisori politici locali che lottano per gestire le ardue sfide della gestione dei rifiuti lo stanno facendo con informazioni obsolete o errate. Questo rapporto è uno sforzo per fornire alle autorità una singola fonte di informazioni attendibili che trae le sue conclusioni da un’ampia gamma di studi ed è stata sottoposta ad una rigorosa esamina da esperti in materia di diverse organizzazioni e diversi contesti. La mia speranza è che, d’ora in poi, le autorità saranno ben posizionate per prendere decisioni politiche basate su fatti accertati piuttosto che su affermazioni infondate”, afferma Castaldi.
Il rapporto può essere utilizzato per affrontare le conclusioni anti-scientifiche e i dati obsoleti che hanno alimentato il dibattito sulla sicurezza e sui benefici dei termovalorizzatori. Il rapporto è stato oggetto di revisione paritaria da esperti in materia della Columbia University, University of Maryland, North Carolina State University, State University of New York- Stony Brook e da diverse autorità internazionali e statunitensi del settore.